PAVIA. Aumentano le pattuglie di vigili nel centro città. Uomini della polizia locale in borghese che, a piedi o su un’auto senza contrassegni, controlleranno i punti nevralgici del territorio. A partire da piazza del Lino e piazza Botta.
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Lo ha deciso l’assessore alla Sicurezza Pietro Trivi, in accordo con il comandante della polizia locale Flaviano Crocco, per rispondere alla richiesta di rendere Pavia più sicura. Sono 39 gli agenti che ogni giorno si occupano di pronto intervento e viabilità, fatta eccezione per la fascia tra l’una di notte e le sette del mattino. Dopo i recenti episodi segnalati all’autostazione di viale Trieste, nel piazzale della stazione ferroviaria e in piazzale Minerva, il questore aveva intensificato la sorveglianza. «La polizia locale contribuisce alla vigilanza, attenendosi al piano di controllo coordinato del territorio redatto dalla prefettura. Ma ricordiamo che le sue competenze si limitano al rilevamento degli incidenti stradali, al controllo della viabilità, del commercio abusivo, alle contravvenzioni, all’ausilio al personale sanitario per trattamenti sanitari obbligatori – spiega Trivi -. I recenti fatti di cronaca impongono una riflessione su sicurezza e decoro. Fatti che purtroppo negli ultimi tempi si ripetono in diverse zone e che vanno arginati. Oltre ai servizi programmati quotidiani, vengono ora effettuati controlli, alle 11, alle 15 e alle 21, davanti alla stazione, al centro commerciale e in via Trieste». Ma non basta. Ed è per questo che a breve partiranno altri pattugliamenti in borghese.
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«La tutela della sicurezza dei cittadini è fondamentale per la nostra amministrazione che, su questo, aveva posto l’accento anche in campagna elettorale – sottolinea Trivi -. Ne parlerò in commissione portando dati che confermeranno l’impegno promesso».
Bilanci a confronto
Se nel 2022 i servizi di controllo svolti nelle zone più nevralgiche sono stati 166, in questi primi mesi del 2023 la Polizia locale ha identificato 108 persone di cui 41 minori e 67 maggiorenni, 52 extracomunitari, 56 italiani o comunitari. «Ma ricordiamo che con la riforma Cartabia – spiega Trivi - alcune contravvenzioni, come le molestie, si possono perseguire solo a querela e non d’ufficio». Tutti dati che verranno snocciolati alla Commissione terza convocata dalla presidente Lidia Decembrino, Fi, proprio per parlare di sicurezza. -
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Stefania Prato
