PAVIA. Stava camminando con la figlia in via del Carmine, pieno centro di Pavia, sull’acciottolato quando ha perso l’equilibrio per una sconnessione ed è caduta rovinosamente terra rompendosi il bacino riportando un’invalidità parziale del 13% e dovendo stare immobilizzata per oltre un mese, a cui si sono aggiunti altri due mesi e mezzo per il recupero. Una donna, allora 84enne che vive in centro a Pavia, aveva riportato la frattura del bacino. Era successo all’inizio di febbraio 2020, appena prima dello scoppio della pandemia. Ora di quell’incidente è stato ritenuto responsabile (all’80%) il Comune, che dovrà risarcire con oltre 27mila euro l’anziana. Una decisione presa dal tribunale civile di Pavia .
La vicenda
Secondo quanto riferito in tribunale l’anziana stava camminando con la figlia in via del Carmine, intorno a mezzogiorno dell’8 febbraio 2020 quando «rovinava al suolo a causa della pavimentazione dissestata» in via del Carmine, nello specifico per «una lastra di pietra priva di angolo che formava un avvallamento nel manto stradale creando uno scalino». E, anziana e figlia, hanno denunciato «che non c’era nessuna segnalazione ad indicare la sconnessione».
Erano intervenuti anche gli agenti della polizia locale di Pavia che, così riporta la sentenza, avevano messo a verbale «che le condizioni delle strada erano tutt’altro che ottimali», spiegando che un utente della strada, soprattutto se in età avanzata «pur mantenendo un’andatura cauta e prestando la attenzione tutta ben difficilmente sarebbe riuscito ad evitare la caduta».
Le responsabilità
Considerazioni che hanno portato la giudice Simona Caterbi a sentenziare che se da un lato è sempre vero che l’utente della strada deve prestare attenzione, dall’altro canto in questo caso l’incidente era difficile da evitare. E che quindi la responsabilità dell’accaduto per il 20% era della donna, per l’80% invece del Comune.
Secondo le perizie mediche hanno riportato alla sentenza la donna ha riportato un’invalidità permanente al 13%. Ma anche un’ inabilità temporanea assoluta di 33 giorni, inabilità parziale al 75% di altri 40 giorni. E poi ci erano voluti altri 70 giorni per un recupero completo della mobilità.
La richiesta di danni
La donna, seguita dall’avvocata Laura Bellini di Voghera, aveva lamentato danni per 43.983 euro. Una cifra ridotta in sede giudiziaria perché, come detto, la giudice ha ritenuto il Comune responsabile all’80% dell’accaduto.
Quindi il Mezzabarba è stato condannato al risarcimento di 27.735 euro, oltre che il pagamento delle spese legali sostenuta dall’anziana per oltre 7mila euro. Il municipio era seguito nella vicenda dall’avvocato Antonio Maria Corzino di Genova e dell’avvocato Giorgio Germani di Pavia. Durante il procedimento era stata sentita come testimone la figlia dell’anziana, ma erano stati acquisiti anche i verbali della polizia locale intervenuta sul posto. Oltre che la documentazione medica prodotta dal policlinico San Matteo di Pavia, dove era stata ricoverata la donna dopo il trasporto in ambulanza. —
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