foto da Quotidiani locali
Paolo cauzzi
Si percepisce ormai aria di primavera, sia per le temperature un po' più miti che per le prime fioriture di erbacee nei nostri giardini, sui balconi ma anche in natura. Spuntano da qualche tempo macchie di colore viola dal più tenace al più chiaro e talvolta bianche o colorate. Sono le violette selvatiche che tuttavia se mantenute e non estirpate daranno un colore in più ai nostri prati. Viola L. è un genere di piante della famiglia Violaceae, diffuso nelle zone temperate, subtropicali e tropicali di tutti i continenti. Comprende centinaia di specie erbacee annuali o perenni (anche suffruticose cioè semi legnose) alte da 10 a 20 cm, con fioriture primaverili, in molti colori e corolle dalla forma caratteristica. Superata la primavera e con l’arrivo della stagione più calda interrompono la fioritura iniziando la produzione dei semi e concludendo poi il ciclo vegetativo andando verso il riposo invernale. Si possono riprodurre sia per semi che per via vegetativa (a meno che siano annuali). I fiori più grandi portati in alto vengono impollinati dagli insetti, mentre i fiori più piccoli, in basso, non si aprono quasi mai e fanno autoimpollinazione. I semi, che in questo caso hanno corredo genetico simile a quello della pianta che li origina, cadono e germinano vicino alla pianta madre. Spessissimo sono anche presenti gli stoloni (modificazioni di fusti che attuano la moltiplicazione vegetativa) che origineranno nuove piante geneticamente identiche alla pianta madre. Per questo motivo si notano delle vere e proprie macchie di viola. Tra le specie più note, coltivate come annuali, la Viola tricolor, pianta spontanea in Europa, nota col nome comune di Viola del pensiero, da cui sono derivati molti ibridi e varietà come la Viola hortensis, pianta molto rustica, con fiori, in alcune cultivar, molto grandi e di vari colori. Tra le specie perenni, coltivate come biennali, c’è la Viola cornuta dai fiori di color violaceo. Tra le perenni è conosciuta col nome volgare di Viola mammola è la specie Viola odorata, con fiori molto profumati, di colore viola intenso, con varietà a fiore grande. Infine, la Viola calcarata a fiori gialli o lilla. Si coltivano bene in pieno sole ma anche in situazione più ombrose. Il substrato sarà soffice, ricco, fresco e senza ristagni d'acqua anche se solitamente si adattano a quasi tutti i tipi di suolo e non è così raro vederle addirittura colonizzare angoli di marciapiedi e muri nelle città. Si moltiplicano con la semina a fine estate per avere la fioritura dalla fine dell'inverno successivo, o per divisione dei cespi alla fine della fioritura. Generalmente si piantano entro la fine dell'autunno, ma nelle località più fredde è preferibile in primavera. Oltre al valore ornamentale posseggono un profumo molto intenso e caratteristico che ci ricorda subito appena sentito l’inizio della primavera.