Pavia. Approvati 27 progetti per installare impianti di videosorveglianza nel comuni della provincia. La decisione è stata presa, mercoledì mattina, nel corso di un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, alla presenza della prefetta Francesca De Carlini.
Le proposte dei comuni
Le proposte sono arrivate dalle amministrazioni comunali e sono state trasmesse al Ministero dell’interno per la valutazione finale e l’ammissione ai finanziamenti. Una decisione che va vista come un tentativo di aumentare la sicurezza in una buona parte del territorio provinciale.
I comuni interessati sono:
«Il nostro obiettivo – si legge in comunicato della prefettura – è di innalzare il livello di sicurezza sia a livello provinciale che nel capoluogo. Abbiamo scelto un modo che riteniamo efficace per contrastare e prevenire l’illegalità. Vogliamo implementare gli impianti di videosorveglianza e far ricorso alla “sicurezza partecipata e integrata” in contrasto alle forme di degrado, alla devianza giovanile e al disagio. Vogliamo lavorare preventivamente a livello sociale ed educativo con interventi mirati in determinati contesti urbani e a rischio dove si sono già verificati episodi di illegalità. Massima attenzione alle stazioni ferroviarie e alle aree vicine.
«A riguardo – si legge nel comunicato di palazzo Malaspina – il prefetto ha chiesto a Rete ferroviaria Italiana un intervento per assicurare la remotizzazione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione Voghera presso il commissariato. A questo si aggiunge, nelle attività per concretizzare le diverse forme di sicurezza integrata, la richiesta di attivazione di un servizio di guardie giurate alla stazione ferroviaria di Mortara. Qui, a supporto del controllo svolto dai carabinieri della stazione, sono stati già installati sistemi di videosorveglianza. Per quanto riguarda Pavia, Rfi ha già iniziato lavori di riqualificazione strutturali della stazione per potenziare la sicurezza nelle vicinanze. Il comitato ha anche chiesto l’aumento del numero delle telecamere nelle zone vicino all’autostazione di via Trieste attualmente scoperte. Lì si registrano vicende di criminalità predatoria».
La movida
Nella stessa riunione del comitato, alle presenza dei vertici delle forze dell’ordine, è stato anche affrontato il problema della movida a Pavia e nei centri più importanti del territorio.