foto da Quotidiani locali
ZAVATTARELLO. Si terrà con rito ordinario il processo per turbativa d’asta che vede tra gli imputati anche l’attuale sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio. Niente riti alternativi. Il procedimento è aperto per due vicende di inizio 2019: l’appalto per l’assegnazione della gestione dell’asilo nido e il concorso per il posto da direttore della casa di riposo. Oltre al sindaco ci sono altre tre imputati, una già uscita dal processo in fase preliminare. L’altro ieri ottenendo la messa alla prova, uno strumento che consente l’estinzione del reato di fronte ad una buona condotta accertata dal tribunale.
«Tiglio fin dall’inizio della vicenda ha detto che vorrà dimostrare la propria estraneità alle contestazioni, quindi affronteremo il dibattimento», spiega il suo legale, Marco Casali di Pavia. Tiglio comunque è nel pieno delle funzioni da sindaco, sarebbe incompatibile in caso di condanna. È al terzo mandato, che scade nel 2024 e in cui comunque non si potrebbe ricandidare.
iniziate le udienze
Il processo si è aperto ieri in tribunale a Pavia, di fronte al collegio. C’è stato subito un rinvio per l’incompatibilità di uno dei tre magistrati del collegio. Si tratta del giudice Carlo Pasta che in fase d’indagine aveva svolto anche un ruolo inquirente autorizzando le intercettazioni. Il processo entrerà nel vivo il 15 febbraio. Ieri Tiglio era assente in aula per la prima udienza.
Insieme a Tiglio ieri c’erano a processo altri due imputati: Monica Figheti, imprenditrice di Bagnaria nel settore dell’infanzia e Daniele Torti componente dell’organismo di vigilanza del Comune di Zavattarello. Torti (avvocato Orietta Stella) ha ottenuto la messa alla prova. Così come era già successo in un’udienza preliminare a una quarta imputata, Paola Cristina Gallione, direttrice dell’Azienda sociale sud est Milano.
Le contestazioni di turbativa d’asta si riferiscono a due vicende del 2019 e sui cui aveva indagato la guardia di finanza. Un appalto per assegnare la gestione dell’asilo nido a Zavattarello e il concorso per direttore della residenza per anziani di via Vittorio Emanuele.
Nel primo filone Tiglio è indagato insieme a Figheti: per l’accusa, da provare in giudizio, il sindaco e l’imprenditrice avrebbero confezionato un bando di gara affinché la donna potesse ottenere la gestione dell’asilo nido (poi aperto in effetti nel 2021 ma da un’altra società). L’altra vicenda è relativa al concorso pubblico per la direzione della residenza per anziani nello stesso comune di Zavattarello, un incarico da ricoprire con un contratto a tempo determinato.
Per questo filone Tiglio è stato indagato insieme a Paola Cristina Gallione, componente della commissione esaminatrice per il concorso, e al marito di lei, Daniele Torti. Per l’accusa la donna avrebbe passato le domande preparate per il concorso al marito, componente dell’organismo di vigilanza del Comune di Zavattarello, che, a sua volta, le avrebbe trasmesse a Tiglio.