foto da Quotidiani locali
La Scotti vince una partita vietata ai deboli di cuore: il sorpasso decisivo sulla Libertas Livorno con la tripla di Gallizzi a 44 secondi dalla fine. Nell’azione successiva errore dei labronici propiziato da una grande difesa di Bedini su Fantoni, quindi ancora Gallizzi, ma senza prendere il ferro e alla fine è il play sardo che costringe Ricci alla palla persa.
Tifo indiavolato
Pavia ha avuto la forza di crederci sino in fondo, sospinta dal tifo indiavolato non solo dei soliti noti, ma anche dei 140 studenti del liceo Taramelli-Foscolo che si sono fatti sentire in ogni modo. La Scotti ha vinto il match nell’ultimo quarto, quando ha giocato con un’altra faccia, lottato in difesa sino ad arrivare agli ultimi decisivi 5’, quando Livorno è apparsa alle corde, anche perché l’aggressività che l’Omnia ha messo in campo fin dall’inizio, ha finalmente pagato: il parziale di 10-1 decisivo per rimonta e sorpasso reca il contributo di tutti. I pavesi hanno avuto grande pazienza, giocato in attacco con attenzione e scelto sempre buoni tiri, solo che all’inizio faticavano ad entrare. Ma quando è successo Pavia ha messo la freccia. In difesa i pavesi ci hanno sempre messo letteralmente la faccia e il fisico, con l’area che assomigliava più a un’arena dove nessuno dei due contendenti ha mai fatto un passo indietro. D’altronde tenere quella che fino a ieri era una delle tre capoliste del girone a 63 punti con un ultimo quarto in cui ne ha segnati solo 7, è un dato eloquente, come pure il fatto che sia stata costretta a perdere 16 palloni.
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Certo, Pavia non solo di tecnica ha vinto, ma anche di cuore, carattere, attributi. E deve anche aver pesato il fatto che all’andata la Riso Scotti subì la più pesante delle sconfitte, un -31 umiliante che ai giocatori pavesi deve aver pesato sullo stomaco a lungo. Quale migliore e più dolce vendetta che vincere di due punti col verdetto nell’ultimo minuto? I due punti con Livorno oltre che per la classifica, per il morale e per iniziare alla grande il ritorno, dimostrano che Pavia può lottare alla pari contro chiunque.
Si parte con percentuali al tiro pavesi basse mentre Livorno non sbaglia nulla. De Gregori alza il livello, Pavia gioca aggressiva e c’è partita (13-16,7’).. Pavia non molla e Gallizzi segna sulla sirena (17-21,10’). La tripla di Bargnesi consente a Livorno di allungare (19-26,13’). Gallizzi segna in percussione poi Coviello (23-26,16’). De Gregori in gas ma nel finale Livorno mette due liberi (34-38,20’). Pavia ragiona e sta in partita (40-42,23’). Fantoni sotto si fa largo con l’esperienza e segna il canestro del nuovo allungo (40-46,24’). Pavia va sotto, Nessuno si tira indietro in una sfida fisica. De Gregori torna a segnare. Cocco segna e subisce fallo ma Saccaggi mette il quinto punto consecutivo che chiude il quarto (49-56’30’). La tripla di Giampieri che apre l’ultimo quarto è il segnale che Pavia lotterà sino alla fine (52-56,31’).
Seconda tripla di tabella di Giampieri (55-58,32’). Fantoni commette fallo in attacco, ma due tecnici consecutivi a Gallizzi e alla panchina di Pavia cambiano il finale (55-62,35’). Giampieri mette la tripla della speranza, quinto fallo di De Gregori (59-62,37’). Oboe si inventa una tripla dal nulla, parziale di 7 – 1 in 210 secondi (62-63,38’30”). La tripla di Gallizzi manda Pavia avanti per la prima volta e regala una grande vittoria.