Dopo una fase di tregua è ripreso l’abbandono dei sacchetti di rifiuti accanto ai cassonetti a calotta che andrebbero aperti con l’apposita tessera, destinati all’umido e all’indifferenziata. Si ripropone così il problema di cittadini senza la tessera o che, per pigrizia, fanno la scelta sbagliata. L’Asm starebbe potenziando i controlli a partire dalla verifica di chi non ha ancora ritirato il badge-rifiuti. Presto potrebbero tornare in campi gli ispettori ambientali, servizio partito con la giunta Barbieri che attende di essere di nuovo potenziato. Ma gli accertamenti di ispezione ambientale sono già avviati, coordinati in Asm da Gioacchino Insalaco.
Nei giorni in scorsi in via Pascoli è stato colto in flagrante un artigiano che, in via Pascoli, dopo aver scardinato un cassonetto a calotta (i danneggiamenti sono frequenti, soprattutto nelle zone periferiche) stava scaricando materiale edile. Il numero di targa è stato segnalato alla polizia municipale che è risalito al responsabile del gesto per i provvedimenti del caso.
Avvisati anche alcuni titolari di locali nella zona del centro che stavano depositando involucri di cartone in strada lontano dal giorno di raccolta: dopo l’avviso, scatterà la sanzione in caso di ulteriore infrazione. Ma nel mirino ci sono, soprattutto, gli abbandoni selvaggi di rifiuti, in particolare la frazione umida, ma non mancano anche gli ingombranti.
I problemi sono emersi di recente in via Sormani Gavina, via Dentici e via Belli. In tutti questi casi sacchi appoggiati accanto ai cassonetti. Problema serio: ogni anno sono raccolte 100 tonnellate di rifiuti al mese che costano all’Asm 40mila euro all’anno e che vengono smaltiti, poi, come indifferenziata facendo abbassare la quota di differenziata. —