Dal 2012 al 2015 il Comune di Pavia ha chiesto che la fondazione Maugeri pagasse l’Imu (circa 300mila euro l’anno per 1,2 milioni) e, di fronte a un diniego motivato dall’interpretazione di una legge si è più volte rivolto alla commissione tributaria.
Contenzioso ricorrente
La sfida legate tra Mezzabarba e Maugeri inizia nel momento in cui il governo reintroduce l’Imu. L’ Imposta municipale propria, è infatti il tributo reintrodotto dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011.
Per questo, l’amministrazione Cattaneo inviò, all’epoca, la richiesta di pagamento alla fondazione Maugeri. Gli immobili di cui si parla sono quelli di zona Cravino e quelli di via Boezio, sede storica, dove la Fondazione è nata nel 1965. Da subito Maugeri si rifiutò di versare il tributo spiegando che la fondazione, in quanto ente senza fine di lucro, non era tenuta a pagare l’imposta. La vicenda finì davanti alla commissione tributaria provinciale una prima volta, e il meccanismo si ripeté sino al 2015.
Dal 2016, nell'ambito della ristrutturazione successiva al concordato, la fondazione ha ceduto gli immobili e le attività a Ics Maugeri Spa che, non essendo soggetto senza scopo di lucro, non ha più presentato ricorsi e ha pagato l'Imu per intero. Tuttavia sono rimasti sospesi tutti i contenziosi aperti tra il 2012 e il 2015, anche se al momento in nessuno dei casi si sarebbe arrivati a una pronuncia definitiva a favore dell’una o dell’altra parte. Le somme contestate, tuttavia, ammontano a circa 300mila euro l’anno e, quindi, si sta parlando di una causa del valore di circa 1,2 milioni di euro.
«Abbiamo pagato il dovuto»
Maugeri continua a ritenere di non dover versare i soldi relativi all’Imu nel periodo compreso tra il 2012 e il 2015.
«La fondazione – si legge in una nota stampa – ritiene di aver correttamente versato l’imposta nella misura fissata dalla normativa vigente. La legge del 1992 istitutiva dell’Ici, poi divenuta Imu, ha previsto infatti l’esenzione dal tributo per gli enti senza scopo di lucro, come la fondazione, relativamente agli immobili destinati alle attività mediche e di ricerca. Dal 2012, anno oggetto della prima contestazione da parte del Comune, la Fondazione ha pagato regolarmente l'imposta sugli immobili affittati a terzi per attività commerciali e sugli altri immobili non destinati alle attività per le quali è prevista l’esenzione. Così, anche per gli anni successivi, in cui ha sempre impugnato i provvedimenti dell’amministrazione comunale di Pavia».
Ora tocca a Fracassi
L’amministrazione comunale attualmente in carica, guidata dal sindaco Fabrizio Fracassi, ha a sua volta contestato alla fondazione Maugeri il mancato pagamento dell’Imu per 329.372 euro relativamente al 2015. Il 10 aprile scorso la fondazione ha fatto ricorso davanti alla commissione tributaria provinciale per ottenere l’annullamento dell’avviso di accertamento. Il 6 luglio la commissione ha respinto il ricorso di Maugeri, confermando la bontà della richiesta del Comune. Infine, il 26 ottobre, la fondazione ha notificato atto di appello davanti alla commissione tributaria regionale.
Come in tutte le precedenti occasioni, il Mezzabarba ha dovuto costituirsi in giudizio con una previsione di spesa, per la parcella del legale, di 9.648 euro. Purtroppo, in attesa che il quadro normativo venga definitivamente chiarito, il Comune non può fare altro che chiedere il pagamento dell’imposta e costituirsi in giudizio ogni volta che la fondazione lo rifiuti. In caso contrario, qualora fosse comprovato definitivamente che la fondazione è tenuta al pagamento della somma, il Comune potrebbe essere accusato di un danno erariale se non avviasse le procedure per chiedere alla Maugeri il pagamento.
