L’attrice: «Questa ripartenza è una festa immensa, una cosa magica per tutti». Sabato alle 18 proiezione con musica dal vivo e poi il film "Il Natale della mamma imperfetta"
PAVIA. Sabato 4 dicembre, a partire dalle 18, il Cineteatro Volta di Pavia (piazzale Salvo D'Acquisto, 1) riaprirà le sue porte a tutta la cittadinanza per un grande evento che avrà come ospite d'eccezione una grande attrice del cinema e del teatro italiano, Lucia Mascino. Subito dopo lo spettacolo con musica dal vivo "Pavia è tutto un film", sarà proiettato "Il Natale della Mamma Imperfetta", la commedia scritta e diretta nel 2013 da Ivan Cotroneo che la vide protagonista.
Il 4 dicembre lei sarà la madrina della riapertura del Cineteatro Volta.
«Sono felicissima di partecipare alla riapertura di questo cinema e teatro, cosa ormai molto rara. Quando un Cinema e un Teatro riaprono e questi due luoghi magici coincidono, è una festa immensa».
Una festa, soprattutto in questi difficili tempi di pandemia.
«È una festa per la città, è una festa per le singole persone e per la collettività, per quelli che vogliono andare al cinema da soli e per quelli che vogliono andarci in gruppo, per quelli che amano vedere il teatro, per quelli che amano ritrovarsi, per quelli che amano rispecchiarsi in un’opera d’arte, per quelli che amano uscire dal quotidiano attraverso l’arte, per quelli che amano divertirsi, per quelli che amano un film per la storia che racconta, per quelli che invece amano i film per le immagini che vengono proiettate. Insomma: riaprire un Cineteatro è una grande festa per gli esseri umani».
Sarà proiettato “Il Natale della Mamma Imperfetta”, che ricordo ha di quel film nato dalla serie?
«Ho il ricordo di un anno invaso da questa bellissima storia. Iniziammo a febbraio con la prima serie e fu talmente ben accolta dal pubblico che nacquero praticamente subito la seconda serie e il film. Per me “Il Natale della Mamma Imperfetta” rappresenta un intero anno della mia vita, il 2013, in cui il mio personaggio, Chiara Guerrieri, è stata accanto a me dalla mattina alla sera, senza abbandonarmi mai».
Qual era la forza di quella serie?
«Il racconto di Ivan Cotroneo è stato capace di avere uno sguardo allo stesso tempo ironico e riflessivo su quello che sono le avventure e le disavventure di una famiglia nel suo quotidiano».
Com’è una “Mamma Imperfetti” al tempo della pandemia?
«Ormai quasi due anni fa, durante il primo lockdown, ho contattato Ivan Cotroneo perché quel periodo ci continuava a offrire spunti per proseguire il racconto. Ci era quasi venuta la tentazione di creare una nuova stagione. Un giorno gli ho scritto: “Abbiamo ricreato su WhatsApp il gruppo delle mamme, quando vuoi siamo qua!”»
E poi?
«Sarebbe stato molto bello continuare, eravamo tutte contentissime dell’idea. Ma alla fine il nostro entusiasmo a qualcosa ha portato: tutte le puntate di “Una Mamma Imperfetta”, ormai irreperibili da anni, sono state rimontate in puntate più lunghe - non più da otto minuti, ma da venticinque – e caricate su RaiPlay dove sono finalmente tornate fruibili per tutti.
Quando ripensa a quell’esperienza cosa prova?
«Quell’anno passato a vestire i suoi panni fu per me molto importante, festoso, inatteso. Quel racconto così quotidiano mi era davvero molto vicino, così come al pubblico. Le persone mi fermavano per strada mi salutavano “Ma tu sei Chiara Guerrieri!”. Non c’era distanza, si riconoscevano in lei: questo per un’attrice credo che sia il massimo».
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a cineteatrovolta@comune.pv.it o telefonando al numero 348/7301940. —
Giacomo Aricò