Pavia, sono 39 i letti occupati a Malattie infettive e 12 quelli in Rianimazione. E un’ottantina di positivi visitati ogni settimana
PAVIA. Sono tutti occupati i posti in Terapia intensiva del San Matteo e pure quelli di Malattie infettive, sino ad arrivare a 37 pazienti in cura. Ma sono occupati anche gli 8 letti appena attrezzati da Asst nell’ex Oculistica dell’ospedale di Vigevano. Tant’è che basterebbe il ricovero in contemporanea di qualche contagiato in più per far saltare il banco. Nel frattempo, nei Pronto soccorso, raddoppiano gli arrivi di persone con sintomi Covid: ora sono un’ottantina alla settimana.
Reparti pieni
Quello che i vertici del San Matteo potevano fare per allargare le maglie al fine da ospitare il più possibile pazienti Covid, è stato fatto. Già Rianimazione I, diretta dal professor Francesco Mojoli, ha ampliato il numero dei letti Covid da 10 a 12, proprio per dare un posto agli attuali pazienti, ma pure Malattie infettive, divisione diretta dal professor Raffaele Bruno, non è stata meno solerte: attualmente ha in cura 25 positivi. Quello che fino ad ora ha caratterizzato questa quarta ondata di flussi ospedalieri, è il fatto che, escluse le Terapie intensive, si tratta di ricoveri mediamente brevi, quindi in grado di mantenere un flusso in uscita pressochè costantemente sostenuto, e quindi un tasso di occupazione di posti letto sotto controllo. In ogni caso il direttore del policlinico di Pavia, Carlo Nicora, ha pronto un piano di intervento in grado di far fronte ad un’eventuale maggior numero di pazienti in entrata.
Il piano del San Matteo
«La nostra disponibilità, dichiarata a Regione Lombardia, è di 11 posti letto in Terapia intensiva – chiarisce Nicora –. Saremmo a livello di 8 posti, ma abbiamo deciso di elevarlo a 11, mentre per Malattie infettive abbiamo dato una disponibilità di 25 letti. Questo primo step lo abbiamo raggiunto, quindi, automaticamente, la Regione attiverà altre strutture ospedaliere sul territorio lombardo in grado di rispondere alla domanda di ricovero. In tutto sono una decina, e saranno aperte gradualmente». «In ogni caso – conclude Nicora – se necessario attiveremo altri 10-12 posti alla volta. Dove li ricaveremo? Com’è avvenuto in passato attrezzeremo prima il reparto di Pneumologia e in seconda battuta quello di Medicina, fino al raggiungimento di 70 letti».
Intanto, anche Asst Pavia sta facendo i conti con la riorganizzazione dei reparti Covid. Per ora ha riaperto solo quello di Vigevano, nell’ex Oculistica, in cui, nell’arco di due giorni, i pazienti sono saliti da 7 a 8. «L’abbiamo riattivato in ottemperanza a quanto ha disposto Regione Lombardia – sottolinea Asst Pavia –. E cioè che, una volta superati i 730 pazienti nelle Malattie intensive nei grandi ospedali lombardi, si sarebbe dovuto intervenire aprendo i reparti delle strutture più piccole. Non l’abbiamo fatto per Voghera perchè ancora non se ne è presentata la necessità».