PAVIA
Screening gratuiti al Santa Margherita per verificare l’eventuale presenza di osteoporosi. Si parte oggi, nella giornata mondiale dedicata a questa malattia, un nemico subdolo, capace di mimetizzarsi silenziosamente per anni e poi comparire all’improvviso, causando fratture determinate da ossa divenute di “porcellana”.
anche i maschi a rischio
Un nemico che si sconfigge attraverso la prevenzione che non deve riguardare solo le categorie più a rischio, come anziani e donne in menopausa, ma anche uomini over 55, uomini magri, fumatori, chi ha eliminato latte e derivati dalla dieta. Lo scorso anno, al Santa Margherita, sono state 584 le visite gratuite per la valutazione dell’osteoporosi e sono state eseguite, a pazienti esterni ambulatoriali, 1500 minerolometrie ossee (Moc). In Italia ci sono circa 5 milioni di persone affette da questa «malattia sistemica dello scheletro che comporta un aumento della fragilità ossea e quindi un maggiore rischio di fratture», avverte la professoressa Mariangela Rondanelli, del dipartimento di Sanità pubblica, sezione di Nutrizione Umana, e responsabile della Struttura complessa di riabilitazione metabolica dell’Asp, ricordando poi che ogni anno, in Italia, si verificano circa 110.000 fratture di polso e quasi 70.000 di femore. Con costi che si aggirano sui 500milioni di euro. «Effettuando precocemente la diagnosi di osteoporosi e di osteopenia, la fase di diminuzione di densità minerale ossea che precede l’osteoporosi - spiega Rondanelli - è possibile intervenire adeguatamente attraverso una dieta specifica e attraverso farmaci e integratori in modo da prevenire fratture».
come prenotarsi
Lo screening gratuito parte oggi (prenotazioni al numero 0382381739) e proseguirà fino a fine anno all’interno del Santa Margherita che vuole essere punto di riferimento per la prevenzione e la cura di questa patologia, sottolinea il direttore amministrativo Maurizio Niutta, facendo sapere che «l’istituto ha individuato uno specifico percorso diagnostico terapeutico grazie alla collaborazione tra equipe interdisciplinari come la struttura complessa di riabilitazione metabolica e la struttura complessa di riabilitazione».
«È molto importante – spiega Rondanelli – valutare i fattori di rischio individuali». A richiedere uno screening non devono quindi essere solo donne in menopausa e uomini intorno ai 60 anni, ma anche donne quarantenni che hanno evitato latte e derivati, soprattutto tra i 16 e i 24 anni, il periodo più prezioso per la formazione della densità minerale ossea, chi ha fatto terapie a lungo termine con cortisone o terapie ormonali per la funzionalità tiroidea e chi è sedentario. Senza dimenticare l’ereditarietà. —
Stefania Prato
