Sensi unici e deviazioni provocano code e attese infinite Mesi di disagi, i lavori proseguiranno almeno fino a Natale
pavia
Un quartiere ostaggio del traffico: la ripartenza delle scuole con i cantieri aperti ha buttato nel caos Città Giardino: mezz’ora per fare 500 metri in auto. Con i lavori per la nuova doppia rotatoria di piazzale San Giuseppe e la modifica della viabilità intorno alla zona, tutte le auto verso l'orario di apertura delle scuole si sono riversate in viale Ludovico il Moro. Una colonna unica intervallata dal semaforo all’altezza di piazza Marconi. Più di venti minuti i tempi di attesa nel tratto dalla chiesa della Sacra Famiglia alla rotonda (circa 400 metri), altri dieci per poi attraversare il ponte levatoio sul Naviglio a senso unico alternato.
disastro prevedibile
Come facilmente prevedibile, la riapertura delle scuole abbinata ai lavori in piazzale San Giuseppe sta creando mattine di traffico intenso; in alcuni momenti si raggiunge la situazione di caos tra auto in colonna, pedoni da tutte le parti, bus in transito (compresi quelli scolastici) e veicoli in sosta selvaggia. Giusto per capire, gli incolonnamenti non si sono verificati solo sulle strade principali come viale Ludovico il Moro, via Tasso e via Acerbi (quest’ultima a senso unico di marcia con il passaggio della linea 1 davanti alla scuola elementare); scene molto simili sono state registrate anche nel reticolato di vie tra piazza Marconi e la parrocchia della Sacra Famiglia. In via Bona di Savoia, così come in via Albani c’è stato chi ha atteso pazientemente in coda di inserirsi nelle tratte principali e chi ancora era alla disperata ricerca di un parcheggio per accompagnare il figlio a scuola. Vie solitamente tranquille dove il concetto di coda non esiste.
scuole “affollate”
In effetti nel raggio di pochi metri in quella zona si trovano l’asilo nido Rodari, l’istituto Maria Ausiliatrice, la scuola media Severino Boezio e l’Ipsia in piazza Marconi: punti che in alcuni orari specifici riversano le auto dei genitori degli alunni, aggiuntesi ieri mattina a tutte quelle deviate dai lavori nei pressi di via Olevano. D’altronde l’unico passaggio più o meno agevole sul Naviglio è rimasto quello del ponte levatoio: con la nuova mobilità, via Scaramuzza non è più percorribile per entrare in piazzale San Giuseppe e dirigersi sull’Alzaia. Per farlo è necessario percorrere prima tutta via Acerbi; una situazione che ha scoraggiato i più poi incolonnati nei pressi delle scuole. A dirla tutta non è andata bene nemmeno in via Tasso dove si trova l'altro ponte più vicino per passare il Naviglio, una strada molto trafficata già in periodi di normalità che ieri mattina ancora verso le 9.30 registrava incolonnamenti per due terzi della sua intera lunghezza. In merito a via Acerbi, durante l’orario d’ingresso alla elementare Ada Negri.
mesi di disagi
Insomma, nonostante la presenza della polizia locale che ha cercato di controllare quanto stava avvenendo, saranno mesi da “calma e sangue freddo” in attesa che in piazzale San Giuseppe vengano terminati i lavori. In merito alla nuova mobilità, si ricorda che da via Olevano è possibile andare in via Folperti, ma non il contrario: chi proviene dalla piscina comunale deve obbligatoriamente svoltare sulla destra in piazzale Castiglioni e via Acerbi. Via Scaramuzza è a fondo chiuso in direzione sud: chi giunge dal piazzale non può proseguire, mentre nella corsia opposta una volta giunti nei pressi del cantiere si può svoltare in via Folperti. Alessio Molteni