Il caloroso benvenuto del presidente francese al premier nei pressi di un ristorante stellato
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato accolto nei pressi del ristorante stellato "Le Petit Nice" di Marsiglia dal capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, che gli ha dato un caloroso benvenuto. I due, dopo essersi abbracciati, hanno percorso la stradina che costeggia il mare mentre il sole stava tramontando, poi sono entrati nel ristorante.
«Siamo qui per parlare di Afghanistan - ha detto Macron - poi dobbiamo parlare del prossimo Consiglio Ue e preparare la presidenza francese. Affronteremo questioni bilaterali, migratorie, si parlerà di futuro».
Un'Europa più forte, che faccia fronte comune, che di fronte ad un dramma come quello segnato dalla crisi afghana non si chiuda a riccio, voltando le spalle persino ai rifugiati. È questo il piatto forte della cena giunto per una 'tre giorni' di rilancio della seconda cittadina più grande di Francia, alle prese con una recrudescenza del malaffare e della delinquenza che sembrano riportarla alle pagine dell'indimenticabile trilogia di Jean-Claude Izzo.
L'asse Macron-Draghi si conferma solido, una certezza in una Europa che spesso sembra tentennare. L'incontro - una cena in una splendida terrazza affacciata su una delle più belle strade panoramiche marsigliesi - avviene infatti in un momento caratterizzato da una rinnovata intesa tra i due Paesi sul piano bilaterale e dalla volontà di mantenere uno stretto raccordo sui principali dossier europei e internazionali, come dimostra l'accelerazione dei lavori per un Trattato di cooperazione rafforzata.
Il patto 'marsigliese' passa innanzitutto dalla difesa di un G20 straordinario sulla crisi afghana che al momento appare imbrigliato da veti incrociati. Il summit si farà, si è detto fiducioso il premier Draghi nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio, prima di volare a Marsiglia, ma solo dopo l'Assemblea generale delle Nazioni Unite di fine settembre.