foto da Quotidiani locali
VIGEVANO. Troppe mosche in Lomellina, dopo la protesta dei Comuni arrivano le indicazioni di Ats. «La presenza massiccia di mosche sul territorio che si sta riscontrando nelle ultime settimane in molti comuni della provincia di Pavia, e in particolare della Lomellina- spiega -può avere origini diverse e risulta favorita da fattori ambientali e antropici come l’ampia disponibilità di sostanza organica, tipica delle aree rurali, e il clima caldo-umido, ma anche le attività di allevamento di animali, lo spandimento di deiezioni zootecniche a scopo agronomico, la produzione di rifiuti organici». Per questo Ats indica una serie di accorgimenti da prendere per tenere sotto controllo il fenomeno, come evitare i cumuli di letame e stazionamento di liquame.
L’agenzia di tutela della salute raccomanda in particolare agli allevatori il rispetto delle norme in materia di stoccaggio e spandimento dei reflui zootecnici, la presentazione e adozione del Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento, ma anche che si verifichi che le aziende titolari siano effettivamente dotate degli stoccaggi previsti nei piani adottati e che si attengano al Piano di spandimento. Inoltre si deve evitare che i rifiuti organici solidi vengano abbandonati sul territorio e che vengano stoccati in modo corretto nelle aree private preposte da parte di supermercati, ristoranti e industrie alimentari.
Relativamente agli allevamenti di animali, specie per quelli ubicati vicino ad aree abitate, Ats consiglia poi di imbiancare ogni anno con idrato di calce le pareti e i soffitti, pulire ogni giorno e collocare le deiezioni solide in apposite platee impermeabilizzate. Inoltre vanno effettuate con regolarità processi di demuscazione e sanificazione.