Confronto serrato ieri mattina con sindaco e assessore. Ceffa: «Colpa della burocrazia, ci riproviamo a ottobre»
VIGEVANO. Al termine di una mattinata ancora una volta convulsa e ricca di colpi di scena, la Fiera di Agosto (una delle tre storiche che ricorrono a Vigevano) è stata definitivamente annullata dal Comune di Vigevano. A farne le spese sono circa un centinaio di ambulanti, presenti anche al mercato ieri, e altri 120 non habitué della piazza vigevanese.
L’amarezza, dopo l’ultimo braccio di ferro tra amministrazione e commercianti di ieri, è tanta. Una delegazione di una decina di ambulanti ieri ha ascoltato quanto detto dal sindaco Andrea Ceffa (giunto nell’area mercatale insieme agli assessori Antonello Galiani e Nunziata Alessandrino, il comandante della Polizia Locale Giuseppe Calcaterra e alcuni suoi uomini).
Poco dopo, davanti a planimetrie e ordinanze, l’ultimo summit a cui hanno partecipato in rappresentanza degli espositori Renato Scarano (presidente Ascom) e Lino Biundo. «Non capiamo perché a Novara e Galliate – ha ripetuto quasi come un mantra un’ambulante del settore abbigliamento – le fiere si possono fare». Il cavillo sfruttato in Piemonte è basato su una denominazione diversa («mercato straordinario» e non «fiera») e da una legislazione regionale diversa. In tanti hanno rumoreggiato, facendo presente soprattutto all’assessore Alessandrino come per essere presenti alla fiera di Agosto abbiano effettuato acquisti di merce che ora resta in carico agli ambulanti.
L’incontro
Qualche frase sopra le righe e il dubbio che il recente esonero dal pagamento del plateatico per l’appuntamento di lunedì prossimo fossero stati una sorta di palliativo. ha anche fatto rischiare uno scontro verbale tra esecutivo e ambulanti. Dopo la sospensione di martedì pomeriggio, anche gli ambulanti erano in qualche modo rassegnati: ieri il sindaco ( atteso dagli ambulanti dopo che la sola Alessandrino era stata presente) ha parlatodi «evento annullato». Ieri mattina è caduto l’ultimo spiraglio: ridurre la fiera a un’area più circoscritta e simile a quella del mercato del sabato. Facile a dirsi, ma impossibile a farsi. I 325 stalli sono occupati per poco più del 70 per cento. Ma in ogni caso resterebbe il nodo dei controlli: occorrerebbe chiudere anche gli spazi fra le singole bancarelle e convogliare gli ingressi in pochi punti. «Con rammarico – ha detto Ceffa – abbiamo dovuto assumere un provvedimento con cui annulliamo l’evento di lunedì. Purtroppo siamo in un paese di burocrazia e spesso di burocrazia idiota. Per ottobre vedremo se cambiare il nome all’evento oppure se ci sarà un’organizzazione diversa, se rimarrà l’obbligo di esibire i Green Pass all’ingresso». Ceffa ha spiegato i tentativi di questa settimana, con il coinvolgimento dell’onorevole Maggioni e dei ministri Garavaglia e Giorgetti. Oliviero Dellerba