VIGEVANO. A settembre arriverà in consiglio comunale la delibera che segnerà l’avvio della variante del Piano di governo del territorio. Nei giorni scorsi si è svolto in Comune un incontro per cominciare a definire le regole che segneranno la Vigevano del futuro. Due i pilastri del nuovo Pgt: rigenerazione urbana e stop al consumo di suolo. «Nell’introduzione – conferma il sindaco Andrea Ceffa che ha anche mantenuto la delega all’Urbanistica – dovremo riprendere le due leggi regionali in materia che caratterizzeranno l’intera variante».
Vigevano è piena di “contenitori” vuoti: nel precedente Pgt vennero dati incentivi per il recupero di alcune aree produttive dismesse in aree centrali e strategiche e due di queste (l’ex Stav e l’ex Enel) sono state in effetti recuperate. «La partenza dell’iter – prosegue Ceffa – ci permetterà di raccogliere le prime osservazioni di tecnici e cittadini. Posso confermare che verranno individuate nuove aree definite strategiche. Saranno immobili produttivi dismessi o comunque degradati che hanno un impatto negativo sulla città. Il privato potrà recuperarle secondo le regole che daremo, ma potrebbe farlo con un investimento anche il pubblico: da una fabbrica si potrebbe arrivare a un giardino pubblico, se ci saranno date le risorse adeguate».
Un’altra delle caratteristiche che potranno essere valutate è il ritorno alla funzione agricola di aree che il precedente Pgt aveva trasformato in edificabili e che sono rimaste tali solo sulla carta. Il proprietario potrebbe recedere per pagare meno Imu. —