A occuparsi della perizia balistica sarà il tenente colonnello Matteo Donghi, mentre il maresciallo capo Stefano Orsenigo seguirà quella chimica
PAVIA. Sono stati conferiti martedì mattina, nell'ufficio di Roberto Valli, sostituto procuratore di Pavia, gli incarichi per le perizie chimiche e balistiche per far luce sulla morte di Youns El Boussetaoui, 39enne marocchino ucciso la serata di martedì 20 luglio a Voghera da un colpo partito dalla pistola calibro 22 di Massimo Adriatici, assessore comunale leghista alla sicurezza. Ad occuparsi della perizia balistica sarà il tenente colonnello Matteo Donghi, mentre il maresciallo capo Stefano Orsenigo seguirà quella chimica. Gli esperti nominati dalla Procura di Pavia avranno 60 giorni per svolgere il loro lavoro, che inizierà mercoledì alle 14 nella sede dei Ris a Parma. Gli avvocati di Adriatici e i legali della famiglia di El Boussetaoui hanno nominato i consulenti di parte.
Intanto fa discutere il nuovo video sul fatto, diffuso nella serata di lunedì. Nelle immagini si vedono i primi soccorsi portati al cittadino nordafricano in piazza Meardi, mentre Adriatici passeggia con il telefonino in mano e a un certo punto, rivolgendosi a un testimone che sta parlando con un carabiniere, gli dice: «Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa? L'importante è quello che hai visto. Che stava dandomi un calcio in testa».
«Osservando questo video si rimane senza parole - sottolinea l'avvocato Marco Romagnoli, uno dei legali della famiglia di El Boussetaoui -. Un soggetto indagato parla con i carabinieri come se nulla fosse accaduto, e influenza palesemente il ricordo di un testimone».
«Questo video non riporta nulla di nuovo che già non si conoscesse - replica l'avvocato Gabriele Pipicelli, uno dei legali dell'indagato -. Adriatici indica solo una persona presente al fatto, rivolgendosi a lei con un'affermazione che non può certamente essere considerata “suggestiva” o tale influenzare la sua testimonianza».