Il Comune chiede la nomina urgente di un terzo dottore di base. La Regione autorizza in via provvisoria l’aumento del massimale di mutuati
GROPELLO. Il Comune torna a premere per avere almeno un altro medico di base. «Stiamo insistendo - dice la sindaca Chiara Rocca - perchè dagli enti preposti possano arrivare segnali positivi».
GLI AMBULATORI ATTIVI
Attualmente funzionano a Gropello gli ambulatori dei medici Fortunato Capaccioni e Antonio Pezzali. La dottoressa Rosa Maria Pesce riceve a Carbonara e Zerbolò, la dottoressa Marcella Lerario a Borgo San Siro e Zerbolò. Ats e Regione avevano consentito da marzo l’aumento dei massimali di pazienti ai medici che sono rimasti a Gropello per far fronte alla carenza di due dottori dopo il pensionamento di Gianluigi Rivolta e Antonio Azzarà. La sostituta provvisoria di questi due medici, la dottoressa Caterina Montalto, al 31 marzo aveva cessato la sua attività. Oltre 2mila pazienti sono rimasti in attesa.
Preoccupazioni anche per la giunta e le forze politiche di opposizione. «Non avendo la disponibilità immediata di un medico – comunicano i responsabili dell’Ambito territoriale sanitario – abbiamo chiesto alla Regione l’autorizzazione all’aumento del massimale degli altri medici. Tutti i medici dell’ambito hanno dato la disponibilità all’aumento e potranno pertanto assicurare l’assistenza a tutti i 2040 cittadini rimasti senza copertura». La situazione è in evoluzione: cittadini ed istituzioni sono in attesa almeno di un terzo medico che possa esercitare stabilmente a Gropello. «Come servizio per la cittadinanza - dice la sindaca - tramite il portale web del Comune e i nostri uffici, c’è la modulistica per effettuare il cambio del medico e poter scegliere».
I MASSIMALI
Ats rende noto che l'aumento dei massimali dei medici dell'ambito comunale non è una soluzione definitiva. «Aspettiamo sempre che qualcuno risponda ai bandi - dicono i responsabili dell'Ambito sanitario - per sopperire alla carenza di medici ».
Il problema dei medici di base è diventato un caso anche in Regione. «Per i medici di base è emergenza, ma la Regione non fa nulla». Ad affermarlo è Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, a seguito della discussione e del voto di due mozioni abbinate sul tema, della Lega e del M5s, e una dei dem, bocciata dalla maggioranza. «La Lega e il centrodestra hanno scoperto che per i medici di base è emergenza solo da una settimana – spiega Villani –. Per anni hanno sostenuto che non contavano nulla e ora non trovano di meglio che incolpare il governo». Nella mozione Pd si puntava, tra l’altro, sottolinea Villani «su atti concreti: aumentare il numero di borse per specializzandi e medici di medicina generale; incentivare i medici di base a coprire gli ambiti carenti da almeno 12 mesi; pianificare in largo anticipo le sostituzioni». —