Voghera, in via XX Settembre alimenti in decomposizione per il caldo. In via Lucania cucina fuorilegge, stop alla fornitura di gas
VOGHERA. Il più pessimista dei residenti dello stabile aveva ipotizzato la presenza di un animale morto. O peggio ancora. La realtà era diversa, ma non per questo meno “puzzolente”. Si trattava di un bel po’ di verdura e frutta andate a male, che con il caldo avevano fermentato all’interno di un negozio, appunto, un fruttivendolo, ormai chiuso da diverse settimane.
Il negozio, in via XX Settembre 69, si chiama “La Primavera” ed è una piccola rivendita quasi all’altezza della rotatoria di via Verdi. Al settore Urbanistica del Comune, nei giorni scorsi, era arrivata – probabilmente dopo le proteste dei residenti – una segnalazione della polizia locale nella quale si diceva come «l’esercizio si trova in stato di completo abbandono, con la presenza al suo interno di alimenti in evidente stato di decomposizione e conseguente fuoriuscita negli spazi pubblici antistanti di miasmi maleodoranti».
Del fruttivendolo, nessuna traccia. Così, anche grazie alla richiesta di intervento del proprietario del locale, rintracciato dagli stessi agenti della polizia locale, era stato possibile entrare. Al proprietario il Comune aveva notificato un’ordinanza affinché il negozio fosse bonificato. Cosa poi avvenuta.
Ma un secondo intervento non proprio ordinario ha richiesto l’intervento del settore Urbanistica. Stavolta per una segnalazione, sempre di residenti di una palazzina di via Lucania, per una puzza di gas. Non si trattava di una perdita esterna, ma della cucina di un abitante decisamente non a norma. In questo caso la cucina è stata sequestrata e il fornitura del gas interrotta. L’affittuario potrà tornare a farsi da mangiare quando sarà a in regola. —
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