Fino a lunedì gli hub pavesi impegnati per la seconda dose degli U60 che avevano fatto AstraZeneca
PAVIA. Sarà una corsa contro il tempo, ma si farà. Partendo da oggi, ed entro lunedì prossimo, così come ha disposto la Regione, saranno vaccinati i primi 2.300 under 60enni pavesi (su una platea complessiva di 19.000 in attesa della seconda dose) a cui è stato somministrato AstraZeneca. Erano programmati per il richiamo dal 12 al 16 giugno ma, come ha disposto il Comitato tecnico scientifico, dovranno ricevere Pfizer o Moderna, non più il vaccino anglo svedese.
Precedenza alle vaccinazioni miste
Un’operazione difficile perchè di Pfizer nei freezer degli hub della provincia di Pavia ce ne sono sì a migliaia, ma appena sufficienti a portare avanti la programmazione settimanale. Quindi i 2.300 pavesi a cui è destinata la vaccinazione eterologa, sono un’aggiunta dell’ultimo momento nella lista destinataria di questo siero, anche se con carattere prioritario perchè, trattandosi di richiami, non si può aspettare troppo.
Lo spiega Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo: «I 1.800 under 60 pavesi programmati per la seconda dose dal 12 al 16 giugno con AstraZeneca, sia al Palacampus che nelle cliniche Maugeri, Mondino, Città di Pavia e Beato Matteo, verranno vaccinati subito, dal 17 al 21 giugno. Quindi, il disagio è minimo, e in poco tempo anche queste persone chiuderanno il ciclo della vaccinazione grazie ai richiami».
Recapitati 23mila Pfizer
Tutto ciò sarà possibile soprattutto grazie alle dosi Pfizer arrivate ieri, in tutto 15.210, in aggiunta alle circa 500 che il San Matteo aveva ancora a disposizione. «Vaccineremo, quindi, sia gli under 60 in attesa del richiamo che le persone programmate per le prime dosi – conclude Nicora –. Il Palacampus procederà con 1.800 iniezioni al giorno, le cliniche con 400 l’una, fino a lunedì compreso. Martedì penso che avremo qualche problema, nel senso che i vaccini saranno pressochè esauriti, ma contiamo sul fatto che ne arrivino altri».
Anche Asst Pavia sta facendo i conti con questa priorità. «Abbiamo circa 500 under 60 da vaccinare con richiamo recuperandoli dalle liste degli ultimi tre giorni – sottolinea Armando Gozzini, direttore socio sanitario –. Lo faremo grazie alle 8mila dosi Pfizer che ci sono appena arrivate, in aggiunta a qualche altro migliaio che avevamo conservato. Dovremmo arrivare a martedì prossimo senza affanno. Semmai qualche problema potrebbe presentarsi mercoledì prossimo, ma per quel giorno è attesa un’altra consegna di Pfizer, quindi potremmo farcela».
Del resto è la linea dettata da Regione Lombardia ad andare in questa direzione. Ieri il Pirellone è stato chiaro sottolineando, per oggi «la ripresa, con vaccinazione eterologa, delle le somministrazioni ai cittadini con meno di 60 anni, vaccinati in prima dose con AstraZeneca in Lombardia».
Oggi 17.733 iniezioni
E ha proseguito: «Già il 17 giungo 17.733 cittadini riceveranno il richiamo con un vaccino Pfizer o Moderna, ed entro lunedì verranno recuperate tutte le 42.000 somministrazioni sospese tra il 12 e il 16 giugno».
Dal canto suo, il presidente Attilio Fontana ha evidenziato: «A permettere questo rapido recupero sono la capacità organizzativa e le potenzialità dei centri vaccinali, dove, solo il 17 giugno, sono previste più di 113.000 somministrazioni. Finora sono stati infinitesimali i numeri dei lombardi che si sono sottratti alla vaccinazione». E alla domanda se temesse un aumento delle defezioni dopo la sospensione dei richiami AstraZeneca agli under 60, Fontana ha risposto: «Io per ora non ho dati in quel senso. Tutti i cittadini lombardi hanno sempre dimostrato un estremo senso civico e serietà. Hanno sempre fatto quello che gli proponevamo