In Lombardia 19 casi ogni 100mila abitanti nell’ultima settimana, 21 in provincia di Pavia (la soglia critica è 250 ogni 100mila abitanti). Venerdì incontro del Cts
MILANO. Non si arresta il calo dei pazienti Covid gravi ricoverati nelle terapie intensive: i posti Covid occupati sono il 5% di quelli complessivamente disponibili in Italia, dopo aver per settimane superato la soglia di allerta del 30%, ormai da tempo non raggiunta più da nessuna regione. Calano al 5% anche i posti occupati da pazienti Covid in reparto, anche in questo caso con tutte le regioni sotto la soglia d'allerta del 40%.
E' quanto emerge dal monitoraggio, relativo al 16 giugno, realizzato dall'Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali). Si tratta di un nuovo record a ribasso dall'inizio del monitoraggio, ovvero da novembre 2020, e rappresentano un calo, per entrambi i parametri, dell'1% rispetto al giorno precedente.
I dati sono molto significativi se si confrontano con il picco di due mesi e mezzo fa: il 29 marzo, infatti, le terapie intensive Covid erano al 41% e i ricoveri Covid al 44%. Da allora, grazie all'accelerazione della campagna vaccinale, è iniziata una continua, e finora inarrestabile, discesa.
Contagi
Nell’ultima settimana in Lombardia sono stati registrati 19 contagi ogni 100mila abitanti, 21 in provincia di Pavia (la soglia rossa è 250).
Trenta giorni fa in Lombardia i contagi ogni 100mila abitanti erano 70: sono i progressivo calo con l’aumentare dei vaccinati, così come i posti occupati in ospedale.
In provincia
Chiudono le Rianimazioni Covid negli ospedali di Voghera e Vigevano, mentre i ricoverati si riducono ad un terzo rispetto a quelli di maggio. È sempre più marcato l’effetto vaccini, che ricade sia sul San Matteo che sulle altre strutture sanitarie della provincia. Nessuna esclusa.
Sono 54 i malati di Coronavirus in cura negli ospedali del territorio, il 68% in meno rispetto al mese scorso: allora erano 156. Ora il San Matteo ha in tutto 19 ricoverati: a maggio erano 79. Il cambio di rotta si continua a vedere a cominciare dal San Matteo, che conta 19 pazienti Covid (il 12 maggio erano 79), dei quali 11 in degenza ordinaria e 8 in Rianimazione (34 in meno).
Nelle ultime 24 ore il policlinico di Pavia non ha registrato nuovi ricoveri ma, purtroppo, 2 decessi. Anche la situazione dei presìdi sotto la competenza di Asst Pavia ha subìto sensibili cambiamenti.
L’ultima decisione in ordine di tempo è stata la chiusura delle Rianimazioni Covid di Voghera e Vigevano, per mancanza di contagiati gravi. Ad inizio maggio i malati in cura per Coronavirus nelle strutture di Asst Pavia erano in tutto 101, ora sono 35.
L’assetto è questo: l’ospedale di Vigevano ha 13 positivi, quello di Voghera 12, mentre la struttura ospedaliera di Casorate, che si occupa dei pazienti Covid nella fase finale del ricovero, dunque di lieve entità, ha 10 letti occupati. Proprio l’ospedale di Vigevano, in considerazione del calo dei contagi ha convertito altri 5 posti letto in Covid free. In particolare, è stata ampliata la disponibilità di 3 posti letto nel reparto di Chirurgia e di altri 2 in quello di Ortopedia. Quindi i posti riservati a pazienti non Covid (esclusa l’area materno-infantile) sono in tutto 94: in particolare 21 nel III settore di Medicina, 24 (di cui 20 ordinari e 4 di Stroke Unit) a Neurologia, 16 a Ortopedia, 27 in Chirurgia e 6 in Terapia intensiva.
Infine, ci sono le cliniche. Che nel frattempo sono diventate tutte Covid free. Prima l’ha fatto Maugeri, poi Mondino, la clinica Città di Pavia del Gruppo San Donato, e infine anche il Beato Matteo di Vigevano. —
Mascherine
Si terrà venerdì la riunione del Comitato tecnico-scientifico, chiamato a valutare i dati Covid settimanali. All’ordine del giorno a quanto si apprende però non figura il tema dell’abolizione dell’obbligo di mascherina all’aperto. Il piano di Mario Draghi prevederebbe la possibilità di dismetterle, almeno all’aperto, come ha già fatto la Francia e sta programmando la Germania, ma non subito: si potrebbe smettere di indossarla dal 15 luglio.