PAVIA. Il muro retrostante e, soprattutto, la mole del nuovo supermercato Md di viale Cremona bloccherà la visuale agli abitanti di alcune abitazioni. E così, da Pavia Est, arrivano segnali d’allarme.
L’area di viale Cremona, dove peraltro già esiste un altro punto vendita della catena Md, in passato aveva ospitato un impianto di distribuzione del carburante Agip e un negozio di moto. Ma da anni era una cicatrice nel tessuto della città.
La nuova media struttura di vendita occuperà una superficie di circa 1500 metri quadrati e si svilupperà su due piani, con il parcheggio al piano terra e il market al primo. Sull’area, già in parte bonificata, sono in corso di esecuzione ulteriori interventi di risanamento, con la rimozione di alcuni serbatoi dell’ex distributore. A realizzare l’immobile sarà la società Incom srl, mentre a gestire questa media struttura di vendita sarà Md spa, società della grande distribuzione organizzata, fondata nel 1994 dall'imprenditore bolzanino Patrizio Podini, operante nel settore dell’hard discount. Con la pubblicazione del progetto sono state rese note anche le prime immagini, i cosiddetti “rendering” che sono sostanzialmente il disegno della struttura da realizzare sovrapposto alla realtà già esistente.
Il muro
È stato così che i residenti della zona e alcuni consiglieri comunali si sono resi conto del fatto che, per ricavare lo spazio necessario alla realizzazione della rotatoria, il blocco del supermercato verrà retrocesso vicino alle case e separato da esse da un muro. Considerato che il nuovo punto vendita avrà un’altezza di 9 metri, appare evidente come alcune abitazioni non avranno più l’affaccio sul piazzale, ma direttamente sul muro di recinzione. Per questa ragione, il consigliere comunale del Pd, Fabio Castagna, ha depositato una interrogazione a risposta scritta. L’esponente dell’opposizione ha posto tre quesiti: «Se la commissione paesaggistica si sia espressa in merito alla vicinanza con le abitazioni; se sia stato valutato attentamente l’impatto di tali manufatti sull’ambiente circostante e in particolare sulla sfera giuridica e vitale dei cittadini che vivono nelle case prospicienti a tali manufatti; se i cittadini potenzialmente controinteressati a tale manufatto siano stati preventivamente resi edotti di tale progetto e coinvolti per le valutazioni svolte».
La risposta spetta all’amministrazione. —
