L’università di Pavia con Statale di Milano e Bicocca offre un corso di laurea dedicato: gli sbocchi a cui guardare
PAVIA
Sarà l’intelligenza artificiale a segnare il mercato del lavoro del futuro e l’università di Pavia, con la Statale di Milano e la Bicocca, ha avviato un corso di laurea dedicato che partirà dal prossimo anno accademico per 180 studenti.
Sono ancora poche le aziende che adottano tecnologie e processi con al centro algoritmi di intelligenza artificiale, ma, secondo uno studio di Mckinsey, società internazionale di consulenza manageriale, quelle che la utilizzano stanno iniziando a vedere i primi risultati sul fronte del conto economico.
i settori
Automotive, servizi sanitari e prodotti farmaceutici sono i più propensi a concentrare gli investimenti proprio nell’IA. Si punta ad ottimizzare la gestione delle risorse umane e l’automazione, ad esempio, dei magazzini, ma sta crescendo il numero di imprese che comincia ad utilizzare gli algoritmi predittivi anche in altre aree. Secondo la ricerca Skill revolution reboot di Manpowergroup è stato inevitabile l’impatto del Covid-19 su digitalizzazione, nuove competenze e su profili professionali emergenti. Digitalizzazione che passa anche dalle competenze lavorative necessarie per attuarla. E così i profili vincenti non saranno solo Stem, ma saranno sempre più decisive le soft skills, cioè le caratteristiche personali. L’emergenza sanitaria spinge quindi sui processi di automazione: il 43% delle aziende in Italia sta accelerando i loro piani rispetto al 21% della media mondiale. E conseguenze ci sono anche sull’occupazione: l’85% delle aziende in Italia che hanno in corso un processo di automazione intende aumentare o mantenere la propria forza lavoro. In risposta alla pandemia, il 38% delle aziende prese in esame nel report si sta digitalizzando velocemente, mentre il 17% ha temporaneamente sospeso i propri progetti. Inoltre sono più le mansioni lavorative che vengono create rispetto a quelle eliminate: l’86% delle aziende che hanno in corso un processo di automazione intende aumentare o mantenere il numero dei propri dipendenti. Insomma le aziende che digitalizzano di più creano più opportunità lavorative. Le attività produttive, per rimanere competitive, devono individuare nuove metodologie per continuare a fare le vecchie cose o affrontare nuovi processi. I settori che prima della pandemia andavano a rilento con l’automazione ora stanno recuperando. I comparti della finanza, delle assicurazioni, immobiliare e dei servizi alle imprese stanno raddoppiando gli sforzi per la digitalizzazione come conseguenza della crisi, in particolare per le mansioni amministrative e a contatto con il pubblico. —
Stefania Prato