Istituto inserito nella sperimentazione regionale per la presenza dell’infermiere Dalla materna alle medie tamponi salivari a campione: 18 maggio e 1° giugno
SAN MARTINO. Test salivari rapidi agli alunni dell’istituto scolastico comprensivo di San Martino, entrato a far parte del progetto pilota della Regione che ha avviato una sperimentazione in alcuni plessi per poi partire, a settembre, in tutte le scuole lombarde.
DUE DATE
Saranno 231 gli alunni, dalla materna alle medie, che verranno sottoposti ad attività di screening anti Covid per la quale sono previsti due appuntamenti, martedì 18 maggio e primo giugno. Test che sono meno invasivi e più semplici da effettuare, ma che hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare. È sufficiente succhiare un bastoncino sul quale si trova del cotone, come fosse un lecca lecca, per alcuni secondi. L’obiettivo è quello di un costante monitoraggio della situazione sanitaria e di un controllo continuo sulla diffusione del virus.
La scelta di Regione e Ats è caduta sull’istituto comprensivo di San Martino per la presenza della figura dell’infermiere scolastico. «Attualmente vi è un solo infermiere, a disposizione dei tre plessi - dice il sindaco Alessandro Zocca – ma, nei giorni dello screening, si sta valutando di prevederne tre, uno per ciascuna scuola e in fascia oraria più ampia, dalle 8.30 alle 13. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli con la cooperativa “Con Voi” con cui si è sviluppato il progetto».
I test verranno eseguiti su 3 classi dell’infanzia (51 bimbi), 5 delle elementari (115 bambini), 3 delle medie (65 studenti). Verranno utilizzati i locali infermeria per primaria e secondaria di primo grado e una grande aula per la materna.
CLASSI A CAMPIONE
«Sono state scelte classi a campione per ogni plesso e si stanno raccogliendo le adesioni dei genitori - spiega Miriam Paternicò, dirigente di un istituto che conta complessivamente 750 alunni –. La presenza quotidiana di un infermiere e di locali infermeria indicano come la nostra scuola abbia sempre posto molta attenzione sugli aspetti sanitari. Ci siamo messi a disposizione per questa sperimentazione, fornendo il supporto tecnologico e amministrativo, con il caricamento immediato dei dati. È un monitoraggio importante che sarà prezioso durante il prossimo anno scolastico».
«Il test consente di tenere aggiornata la situazione sanitaria ed è positivo che la Regione punti sulla prevenzione, a tutela della scuola, fondamentale nella formazione dei ragazzi – sottolinea Zocca -. L’esperienza dell’infermiere scolastico ha consentito all’istituto comprensivo di far parte di questo progetto pilota che, a settembre, partirà in modo massiccio sull’intero territorio regionale. Un’iniziativa che potrebbe essere ulteriormente sviluppata, ad esempio, con gli infermieri di comunità a disposizione della cittadinanza e delle categorie più fragili. Il presidio sanitario territoriale diventa sempre più strategico, come ha messo in evidenza il Covid». —
Stefania Prato