Pavia, sistemati in alloggi Aler. L’assessore regionale Mattinzoli: «Era importante agire in fretta, mantenuta la nostra promessa»
PAVIA. Hanno trovato una nuova casa quattro delle nove famiglie sgomberate dalla palazzina C parzialmente collassata il 24 febbraio in via Cristoforo De Motis. Una buona notizia che è arrivata direttamente da Regione Lombardia e dagli uffici dell'assessorato alla casa. Già nell'ultima settimana i residenti stavano valutando le abitazioni proposte da Aler Pavia-Lodi, ente regionale dell'edilizia pubblica che in passato gestiva l'intera palazzina.
«Era importante fare subito»
Dei nove appartamenti solo uno era ancora in capo ad Aler, mentre gli altri otto erano stati comprati dai privati. Al residente inquilino Aler sfollato era stato fornito nel giro di poco un nuovo alloggio in via Colombarone e ora lo stesso è avvenuto per altri quattro nuclei familiari. In poche parole, più della metà dei residenti sgomberati hanno trovato una nuova abitazione messa a disposizione dall'azienda regionale. Gli alloggi sono dislocati tra la vicinissima via Trecourt, via Colombarone, via Scala, via Brescia.
Un risultato che è stato possibile ottenere grazie al presidente di Aler Pavia-Lodi Stefano Cavallin e al direttore generale Matteo Papagni, ha sottolineato l'assessore regionale alla casa Alessandro Mattinzoli, già presente in via de Motis il giorno successivo allo sgombero della palazzina: «Il nostro impegno per individuare una sistemazione stabile per le persone sgomberate è stato mantenuto. Come dissi durante il mio sopralluogo, soprattutto di fronte ad un'emergenza sanitaria di simile portata il nostro dovere era agire con la massima efficienza e rapidità».
I vertici dell'ente regionale avevano partecipato tre settimane fa a una riunione a palazzo Mezzabarba con il sindaco e gli attori coinvolti nella vicenda per riuscire a fornire al più presto una soluzione abitativa ai residenti sfollati, che sono in totale 19.
Sconto sul canone
«Dobbiamo ringraziare l'assessorato regionale e lo stesso sindaco Fabrizio Fracassi, con il quale abbiamo avuto un rapporto continuo – ha proseguito Stefano Cavallin – per venire incontro alle esigenze delle persone abbiamo deciso, dopo il parere positivo della Regione, di effettuare uno sconto del 30% sul canone di locazione. Nel frattempo posso dire che venerdì 16 aprile in tribunale a Pavia si svolgerà l'udienza di accertamento tecnico preventivo. Sarà quindi nominato un perito per accertare i motivi del cedimento improvviso. Un passaggio giuridico essenziale a sostegno alle famiglie coinvolte. Nel momento in cui si capirà il motivo del cedimento, l'assicurazione potrà intervenire».
Ritornando alle persone sgomberate, tutte hanno trovato in un modo o nell’altro una soluzione abitativa: se cinque sono stati trasferiti in appartamenti dell’Aler, due ex residenti ora si trovano in una casa di riposo, mentre altre due coppie di giovani studenti in affitto hanno trovato un’altra sistemazione. —
Alessio Molteni