Vigevano: sabato si è spenta la donna, lunedì il giornalista che per decenni ha raccontato lo sport e la vita della città. Mercoledì il funerale
VIGEVANO. Sono morti a meno di due giorni l’uno dall’altra. Cesare Vietti, 90 anni, e Maria Orlandi, 87, erano sposati da decenni ed entrambi sono stati colpiti da Covid. Lunedì mattina, nella chiesa di San Francesco, erano in programma i funerali di Maria, scomparsa sabato, ma nella notte tra domenica e lunedì anche il marito è spirato.
Cesare Vietti, giornalista dagli anni Sessanta, ha raccontato Vigevano. Era il 1 marzo 1966 quando il patron del Vigevano Calcio, Santino Bettelli, decise di creare un giornalino di quattro pagine dal nome “Torre Sport” per raccontare le gesta della squadra biancoceleste che quell'anno militava in serie D. Sulle colonne del piccolo giornale ha debuttato Cesare Vietti.
Aveva giocato a calcio debuttando proprio con la maglia del Vigevano, ma aveva trovato la propria strada nel racconto delle gesta dei calciatori. Da giornalista, per molti anni nelle fila dell'Informatore Vigevanese, aveva lavorato anche in altri settori, seguendo le Olimpiadi del 1972, anche per la Gazzetta del Popolo. Era passato negli ultimi anni all'Araldo Lomellino, dove aveva iniziato una lunga carrellata di interviste a storici personaggi vigevanesi.
«Era il “ragazzo” della redazione, nonostante la sua grande esperienza – ricorda il collega Massimo Sala - e il fatto di essere ultraottantenne. Non si tirava mai indietro, era entusiasta, spiritoso e sempre propositivo. Aveva fatto diventare la pagina dedicata all'intervista della settimana il fiore all'occhiello del giornale. Negli ultimi tempi, le vicissitudini della vita lo avevano un po' frenato».
Magro e claudicante per un piccolo infortunio che aveva subito alla gamba, i capelli sempre pettinati all'indietro, il sorriso sornione, Vietti arrivava al campo sportivo con una penna e qualche foglietto volante. Nei mesi invernali, laddove non c'era una sala stampa, per il freddo si rannicchiava nel suo elegante soprabito, e osservava la partita con aria concentrata. In sala stampa, dove per dirigenti e allenatori era il “signor Vietti”, le sue domande arrivavano sempre alla fine, snocciolate con un fare distratto, ma centravano il punto. Prima di andarsene segnava qualcosa sul suo taccuino e risaliva in auto. O da solo con qualcuno degli amici che da sempre seguivano i “Giovani”.
Ritornato in redazione scriveva un articolo formalmente perfetto, che spingeva chi aveva visto con lui la partita a chiedersi se i contenuti arrivassero da quel foglietto o dalla sua prodigiosa memoria.
I coniugi Vietti hanno avuto quattro figli. Tra loro Gabriele, che a 43 anni ha vestito la maglia azzurra e ha vinto a Firenze il torneo internazionale di tennis per giocatori con la sindrome di Down. Martedì 26 alle 18.30 sarà celebrato il rosario nella chiesa di San Pietro Martire, dove mercoledì 27 alle 10.30 monsignor Emilio Pastormerlo celebrerà il funerale. —