Inter-Liverpool 0-1: un rigore discutibile decide una partita equilibrata
La sfida Inter Liverpool del 9 dicembre 2025 si chiude con una sconfitta amara per i nerazzurri: 0-1, gol al minuto 88 su rigore trasformato da Szoboszlai. Una partita intensa, giocata alla pari, nella quale l’Inter ha mostrato solidità, carattere e capacità di soffrire. E proprio per questo il finale brucia ancora di più.
Un primo tempo sfortunato
La serata si mette subito in salita: Chivu perde Calhanoglu e Acerbi nel giro di mezz’ora. Due assenze pesanti che costringono a ridisegnare la squadra e a ricalibrare i meccanismi difensivi e offensivi.
Nonostante ciò, l’Inter resta dentro la partita, ordinata e concentrata. Il Liverpool trova il gol su corner con Konaté, ma il VAR annulla per un tocco di mano precedente.
Dopo svariati minuti ad analizzare un chiaro gesto pallavolistico sul gol annullato, il VAR forse esausto non ritiene di dover analizzare una deviazione di mano di Van Dijk che devia un tiro diretto in porta, ma va bene così
L’occasione migliore dei primi 45 minuti è nerazzurra: un colpo di testa di Lautaro Martínez che obbliga Alisson a un intervento decisivo.
È una Inter Liverpool combattuta, equilibrata, da dettagli.
Ripresa intensa: grande equilibrio, poche occasioni
Nel secondo tempo il copione non cambia: ritmi alti, grande attenzione difensiva e pochissime sbavature. L’Inter limita il Liverpool, occupa bene gli spazi e prova a rendersi pericolosa nelle transizioni, mentre gli inglesi mantengono il possesso ma faticano a trovare varchi.
La sensazione è chiara: chi sblocca la partita lo farà attraverso un episodio.
E l’episodio, purtroppo, arriva.
Se questo è un rigore
All’88’ Bastoni accenna a malapena una trattenuta in area di rigore, una situazione di contatto tipica nelle fasi concitate del finale. L’arbitro lascia correre, ma il VAR lo richiama.
Dopo una lunga revisione arriva la decisione: rigore per il Liverpool.
Una scelta discutibile, che appare più interpretativa che oggettiva. Il contatto non sembra tale da alterare realmente l’azione dell’attaccante, e soprattutto non è diverso da decine di episodi analoghi che vengono lasciati correre in ogni partita di Champions.
È qui che nasce la polemica: in una gara equilibrata, combattuta, corretta, non si può spostare l’ago della bilancia con un rigore così borderline.
Un rigore che, inevitabilmente, diventa la sliding door dell’intera Inter Liverpool.
Szoboszlai trasforma con freddezza e gela San Siro.
E l’Inter, che non aveva mai realmente sofferto, si ritrova sotto a pochi minuti dalla fine.
Cosa resta di questa Inter Liverpool
Resta una prestazione solida, nonostante gli infortuni.
Resta la sensazione di una squadra in crescita, capace di competere alla pari anche contro avversari di altissimo livello.
E resta, soprattutto, il rammarico per un episodio arbitrale che ha cambiato il destino della gara.
Ennesima sconfitta in un big match ma, a parte qualche pessima prestazione dei singoli, niente da rimproverare ai ragazzi e al mister.
L’Inter esce sconfitta, ma non ridimensionata. La prestazione resta, la qualità del gioco resta. Ma nelle notti europee, lo sappiamo, a volte la differenza non la fa chi gioca meglio… bensì chi beneficia dell’interpretazione decisiva al momento giusto, casualmente per l’ennesima volta a sfavore di un’italiana quest’anno.
Ora però la salita si fa più ripida, con l’Arsenal inarrestabile prossima avversaria a San Siro e con il rischio sempre più grande di andarsi a giocare un psoto tra le prime 8 nella bolgia infernale del Westfalen Stadium, dove è facile farsi tremare le gambe davanti al leggendario “Muro Giallo”.