Inter beffata, l’Atletico vince al 93′

Dopo la cocente sconfitta del derby, l’Inter non riesce a riprendersi e perde per 2-1 contro l‘Atletico Madrid del Cholo Simeone. Classifica che non viene alterata, nerazzurri rimangono in piena zona qualificazione diretta, ma con altre 3 partite complicate.

Una sconfitta sfortunata

Nei presupposti di una partita che sicuramente risultava complicata, l’Inter arrivava alla partita con delle consapevolezze che neanche nella sconfitta del derby sono state messe in discussione. Il bel gioco, una rosa vasta e le idee dell’allenatore sono state viste anche nella partita di domenica che comunque hanno portato ai nerazzurri 0 punti. Con queste convinzioni quindi, l’Inter doveva cercare di fare risultato proprio contro l’Atletico Madrid che 2 anni arrivò ai quarti di finale di champions battendo ai rigori i nerazzurri. La partita è stata per 90 minuti molto intensa dove le azioni più decisive nascevano dagli scontri vinti a centrocampo, anche a causa dell’assetto abbastanza sbilanciato degli spagnoli e la difesa alta dei nerazzurri dalla fine del primo tempo in poi. Nei primi 10 minuti però l’Atletico va subito in vantaggio, su una palla perse di Calhanoglu nasce un contropiede che porta alla rete di Julian Alvarez. Gol sicuramente non senza polemiche perché il tiro arriva da un rimpallo su Baena che colpisce prima con il ventre e poi con il braccio, l’arbitro però anche con l’ausilio del VAR decide di convalidare il gol. Dal vantaggio degli spagnoli l’Inter prende sempre più campo andando vicino al pareggio in più situazioni. al 54′ sugli sviluppi di  una combinazione tra Bonny e Zielinski, il polacco segna il gol del pari, al culmine di un grande avvio di secondo tempo. Con i cambi Simeone però cambia ancora l’inerzia della partita e l’Inter si ritrova di nuovo a doversi difendere, fino al 93′ minuto dove su un corner arriva il gol vittoria di José Giménez. 

Soliti problemi

In pochi giorni arrivano 2 sconfitte molto simili, sia per il tipo di avversari che sotto il punto di vista di status e impostazione di gioco erano simili. Sia per le problemi che l’Inter ha mostrato. Il cinismo infatti continua ad essere una caratteristica che manca alla squadra di Chivu e sia nel derby, dove tra pali e rigori sbagliata la partita non si è proprio voluta addrizzare, sia tra le varie occasioni sbagliate dove solo con una grande giocata di Zielinski si è riusciti ad acciuffare il risultato. Questo, però, facendolo in ritardo ha dato spazio all’Atletico di aggiustare la situazione subito con i cambi ridando nuova linfa e possibilità alla squadra di tentare di cambiare di nuovo la partita nell’ultima parte di gara. Inoltre risulta ancora problematica la difesa a zona, che in varie occasioni quest’anno è risultata confusionaria portando i calci d’angolo ad essere un po debole, dopo le scorse stagioni in cui la difesa era solida in quella tipologia di calci piazzati. Infine forse è tempo di qualche piccola critica a mister Chivu. Se nelle sconfitte nei big match e contro l’Udinese l’allenatore rumeno non si poteva definire assolutamente responsabile sia per le dinamiche di campo a lui esterne, che per le occasioni macroscopiche create e dai giocatori non finalizzate. In questa sconfitta alcune cose potevano essere evitate, i cambi sicuramente potevano essere gestiti in una maniera differente, sopratutto dove i migliori in campo come Bonny e Zielinski potevano sicuramente giocare qualche minuto in più. Oppure elementi come Frattesi e Luis Henrique, con tutte le problematiche che noi conosciamo, potevano rimanere in panchina evitando di dover entrare nei meccanismi di una partita molto complicata.

Saper reagire

Il cammino champions ora non è assolutamente compromesso, il primo posto è a 3 punti e la qualificazione diretta è assolutamente alla portata. Inoltre le prossime partite tra campionato e coppa Italia saranno più alla portata dopo un calendario che ha messo a dura prova i nerazzurri con sfide come Lazio Milan e appunto Atletico Madrid. Quello che però sarà importante e fondamentale per Chivu sarà ritrovare compattezza e cinismo, caratteristiche che nei grandi momenti dell’Inter negli ultimi anni erano alla base di una squadra vincente che in Italia e in Europa ha saputo destreggiarsi anche contro le più grandi corazzate. Nel gioco l’Inter continua a trovare un’arma assolutamente valida, ma forse manca quel qualcosa in più che può essere sia fortuna, ma anche quella maturità che dovrebbe arrivare dai giocatori che da più tempo vestono la maglia e che tramite il loro carattere e i loro spirito possono portare i più giovani a essere all’interno di questo progetto. Ora vedremo se l’Inter sarà in grado di reagire, perché come sappiamo, ogni grande squadra all’interno di una stagione ha dei momenti di difficoltà ma la grande bravura non’è saper evitare questi momenti ma trovare un modo per rialzarsi da questi.