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Guerra Russia-Ucraina, G7 unito: “Putin non deve vincere”. Strage nel centro commerciale a Kremenchuk: almeno 20 morti e 40 dispersi. Il Cremlino: Kiev deve arrendersi e la pace ci sarà

Guerra Russia-Ucraina, G7 unito: “Putin non deve vincere”. Strage nel centro commerciale a Kremenchuk: almeno 20 morti e 40 dispersi. Il Cremlino: Kiev deve arrendersi e la pace ci sarà

Medvedev: «Se la Nato invade la Crimea sarà terza guerra mondiale». Biden potrebbe rafforzare la presenza militare in Polonia. Kiev: è di 18 morti e 59 feriti il bilancio delle vittime del raid russo su centro commerciale. Mosca sanziona Jill Biden e la figlia Ashley

È il 124esimo giorno di guerra in Ucraina. È di 18 morti e 59 feriti il bilancio del bombardamento russo su un centro commerciale dell'Ucraina centrale. "Crimine di guerra", lo definisce il G7. Un attacco "crudele e atroce", per Biden. Un "atto terroristico spudorato", secondo Zelensky. Oggi riunione del Consiglio di sicurezza Onu, su richiesta di Kiev. Gli sherpa del G7 hanno trovato l'accordo per dare mandato "con urgenza" ai ministri dell'Energia dei 7 grandi di studiare l'applicazione del price cap sull'energia russa: comparirà nel comunicato finale di oggi a Elmau. Sempre oggi il vertice Nato di Madrid: le forze di risposta rapida saliranno a 300mila unità,

Il vertice – Sanzioni alla Russia, il negoziato più duro su petrolio e gas: Draghi strappa l’intesa in extremis
Il retroscena– Navi e camion dai granai occupati: così Putin ruba il pane all’Ucraina

Il personaggio – Surovikin, così Putin manda a sterminare in Donbas il generale che lanciò i blindati contro la folla nel tentato golpe dell’agosto 1991 a Mosca
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13.15 – Nato: Stoltenberg, summit Madrid segnerà cambiamento epocale
Il vertice Nato di Madrid segnerà un «cambiamento epocale» nella posizione di difesa e deterrenza dell'alleanza, con lo schieramento di piu' contingenti di difesa avanzata e di un maggior numero di unità pronte al dispiegamento immediato. Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nelle dichiarazioni introduttive del vertice al fianco del premier spagnolo, Pedro Sanchez. Stoltenberg ha ricordato che gli alleati approveranno inoltre un nuovo esteso pacchetto di aiuti militari all'Ucraina.

13.10 – Macron ribadisce: la Russia non deve vincere 
«La Russia non può e non deve vincere» in Ucraina: lo ha ripetuto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del G7 in Germania. «Il nostro sostegno all'Ucraina e le nostre sanzioni contro la Russia resteranno per tutto il tempo necessario e con l'intensità necessaria durante i prossimi mesi», ha avvertito il presidente francese.

12.51 – G7: Cina prema su Mosca per fermare invasione Ucraina
Il G7 invita la Cina a «fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente e incondizionatamente le sue truppe» dall'Ucraina. Lo si legge nella bozza del comunicato finale del vertice di Elmau in cui si ribadisce la necessità di «cooperare» con Pechino «sulle sfide globali, come il clima, la biodiversità e altri importanti temi multilaterali».

12.45 – G7: uniti con Kiev, sanzioni severe a regime Putin
Siamo «uniti per sostenere il governo e il popolo ucraino nella loro lotta per un pacifico, prospero e democratico futuro, continueremo a imporre costi economici severi e immediati al regime del presidente Putin per la sua ingiustificata guerra di aggressione contro l'Ucraina». È quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 di Elmau. I grandi si impegnano poi nel «contribuire a garantire la sicurezza energetica e alimentare globale, nonché a stabilizzare la ripresa economica».

12.35 – Scholz: G7 incrollabilmente al fianco dell'Ucraina
«Il G7 è al fianco dell'Ucraina in modo incrollabile». Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz a Elmau, alla conferenza finale del G7.

12.20 – Cremlino: pace oggi se nazionalisti ucraini si arrendono
La guerra in Ucraina può finire «prima della fine della giornata odierna» se Kiev ordina alle sue «unità nazionaliste di deporre le armi». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente Volodymyr Zelensky aveva auspicato una cessazione delle ostilità prima della fine di quest'anno. Lo riporta la Tass.

12.10 – Biden sente Erdogan: “A Madrid verranno prese decisioni storiche”
Joe Biden attende di vedere Recep Tayyip Erdogan al summit della Nato a Madrid, dove si parlerà delle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca dopo il colloquio telefonico tra il presidente Usa e il leader turco. Al summit Madrid verranno prese anche «decisioni storiche per rafforzare la difesa collettiva e la sicurezza dell'Alleanza».

12.00 – Bilancio Kremenchuk sale a oltre 20 morti, 59 feriti e 40 dispersi
Sale il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico di ieri pomeriggio contro il centro commerciale a Kremenchuk, nella regione di Poltava: «Si sa già di oltre 20 morti e 59 feriti, di cui 25 ricoverati in ospedale», a cui si aggiungono 40 dispersi. Lo rende noto in un briefing Kyrylo Tymoshenko, il vice capo dell'Ufficio presidenziale. Quello di Kremenchuk non è l'unico attacco contro civili avvenuto nelle ultime ore in Ucraina. «A Kharkiv sono morte 5 persone e 22 sono rimaste ferite, di cui 5 bambini. A Lysychansk 10 persone sono state uccise e 19 sono rimaste ferite. Tra morti e feriti ci sono bambini. A Ochakiv 3 persone sono morte, tra cui un bambino di 6 anni e altre 6 sono rimaste ferite, di cui 4 bambini», riferisce Tymoshenko, sottolineando che «la Russia sarà ritenuta responsabile di ogni crimine di guerra».

11.55 – Costruttore Bayraktar rifiuta fondi e invia 3 droni gratis a Kiev
«Baykar non accetterà nessun pagamento per i droni TB2 e ne invierà gratis tre esemplari all'Ucraina in guerra». Lo ha comunicato su Twitter l'azienda turca, che produce i droni Bayraktar divenuti uno degli strumenti più efficaci nella resistenza ucraina contro le truppe di invasione russe. La dichiarazione arriva dopo il successo della raccolta fondi partita la scorsa settimana – su iniziativa del politico Serhiy Prytula – per acquistare tre esemplari di TB2. In pochissimi giorni i 15 milioni di dollari richiesti sono stati ampiamente superati, toccando quota 20 milioni, sufficienti per 4 esemplari. Ma dalla Turchia la società ha respinto la somma chiedendo «invece che i fondi raccolti siano inviati alla popolazione ucraina che soffre». «Siamo toccati dalla loro solidarietà e dalla loro determinazione dinanzi a sfide apparentemente insormontabili» si legge in una nota in cui si spiega che «Baykar prega per una soluzione giusta e per una pace duratura». L'atteggiamento chiaramente filo-Kiev dell'azienda turca ha già provocato la reazione di Mosca che si sarebbe lamentata – secondo alcune fonti – con le autorità di Ankara: che tuttavia avrebbero ricordato come quella fondata nel 1986 dall'imprenditore Özdemir Bayraktar sia una società privata, e quindi non coinvolta da accordi a livello statale. Oggi la nuova netta presa di posizione da parte dell'azienda – guidata dai figli di Bayraktar – che sembra destinata a provocare nuove irritazioni da parte russa, alla luce anche del rapporto “privilegiato” emerso in questi mesi di conflitto fra il presidente russo Putin e l'omologo turco Erdogan.

11.31 – G7, no sanzioni su cibo. Anche per Russia
«Continueremo a garantire che i nostri pacchetti di sanzioni non colpiscano il cibo e consentano il libero flusso di prodotti agricoli, anche dalla Russia, e la fornitura di assistenza umanitaria». Così nella dichiarazione finale del G7 riguardante la sicurezza alimentare.

11.28 – Grano: G7, sostegno a corridoio marittimo Onu, Russia sblocchi fertilizzanti
«Sosteniamo fortemente l'Ucraina nel riprendere le sue esportazioni agricole sui mercati mondiali – si legge ancora – nonché gli sforzi delle Nazioni Unite per sbloccare un corridoio marittimo sicuro attraverso il Mar Nero». Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 sul tema della sicurezza alimentare globale. «Lavorando con agenzie e partner competenti collaboreremo per identificare la provenienza delle importazioni del grano, con l'obiettivo di identificare i prodotti ucraini sequestrati illegalmente e di scoraggiare la Russia dal continuare i suoi sequestri illegali. Chiediamo inoltre alla Russia di revocare le sue misure che ostacolano l'esportazione di grano e fertilizzanti russi», si legge ancora.

11.28 – G7: guerra aggressione Russia sta aggravando crisi alimentare
«La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, compreso il blocco delle rotte di esportazione del grano ucraino, sta drammaticamente aggravando la crisi alimentare; ha innescato interruzioni della produzione agricola, delle catene di approvvigionamento e del commercio che hanno portato i prezzi mondiali di cibo e fertilizzanti a livelli senza precedenti per i quali la Russia ha un’enorme responsabilità». Così nella dichiarazione finale del G7 sulla sicurezza alimentare.

11.26 – Usa: G7 lavorerà su price cap al petrolio russo
Il G7 ha raggiunto un accordo per studiare un «price cap» per l'energia russa: lo hanno riferito fonti europee, confermando che il vertice dei 7 grandi ha accolto la proposta del governo italiano. L'obiettivo e' limitare gli introiti che Mosca utilizza per finanziare la guerra in Ucraina.

11.20 – G7: Mosca responsabile drammatica crisi alimentare
«La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, compreso il suo blocco alle rotte di esportazione del grano ucraino, sta drammaticamente aggravando la crisi alimentare. Ha innescato interruzioni della produzione agricola, delle catene di approvvigionamento e del commercio che hanno determinato i prezzi mondiali di cibo e fertilizzanti a livelli senza precedenti per i quali la Russia ha enormi responsabilità». È quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 sulla sicurezza alimentare.

11.11 – Nato: Gb punta a incremento spese per armi a 2,5% del Pil. Media, pressioni di Wallace su Johnson su sfondo crisi Ucraina
Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, è deciso a cogliere l'occasione delle tensioni innescate dall'attacco militare russo in Ucraina per sollecitare un rilancio delle spese del Regno Unito per le forze armate fino al 2,5% entro il 2028: lo riportano i media citando un suo intervento oggi a un forum del Royal United Services Institute, think tank vicino al complesso militar-industriale. Wallace risulta aver scritto anche una lettera «riservata» a Boris Johnson in cui sollecita il premier a chiedere il medesimo impegno a tutti i leader dei Paesi Nato nel vertice dell'alleanza che sta per iniziare a Madrid.

11.10 – Attacco russo a Ochakiv, un bimbo ucciso e 4 feriti In tutto tre morti e sei feriti
Un bambino di 6 anni è rimato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti in un attacco missilistico russo su Ochakiv, nella regione di Mykolaiv, in Ucraina. Lo ha riferito il capo del consiglio regionale di Mykolaiv Hanna Zamazieieva su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. «I missili hanno colpito edifici residenziali nella città di Ochakiv alle 5 del mattino – scrive Zamazieieva –. Sei civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini: uno di 3 mesi, uno di un anno e due adolescenti, rispettivamente di 13 e 16 anni». In tutto nell'attacco sono stati uccisi tre civili 6 i feriti.

11.08 – Russia sanziona Jill Biden e la figlia Ashley
La Russia ha imposto sanzioni alla moglie del presidente Usa Jill Biden e alla figlia Ashley. Ne dà notizia l'agenzia russa Tass.

11.07 – G7, Russia sblocchi i porti, sostegno azione Onu sul grano
La Russia «metta fine senza condizioni al blocco dei porti ucraini sul Mar Nero» e smetta di «distruggere infrastrutture portuali di trasporto, terminali e silos per il grano» e di «appropriarsi in modo illegale di prodotti agricoli e attrezzature ucraine». È quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 sul tema della sicurezza alimentare globale. «Sosteniamo fortemente l'Ucraina nel riprendere le sue esportazioni agricole sui mercati mondiali – si legge – nonché gli sforzi delle Nazioni Unite per sbloccare un corridoio marittimo sicuro attraverso il Mar Nero».

10.33 – Ivass: Signorini, esposizioni ridotte verso Russia-Ucraina
Le esposizioni delle compagnie assicurative italiane «verso emittenti di Russia e Ucraina sono ridotte e non tali da determinare situazioni di instabilità per singoli operatori ovvero per il mercato». Lo ha detto il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione della presentazione della Relazione annuale dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. In sintesi, secondo Signorini, «l'effetto delle tensioni di mercato sull'indice di solvibilità non è stato finora particolarmente ampio, anche perché il rialzo dei tassi agisce (seppure in modo e con intensità diversi) su entrambi i lati del bilancio assicurativo». In ogni caso, ha sottolineato ancora, «il buon livello di patrimonializzazione di partenza ha agito come cuscinetto. Invece, le ripercussioni del rialzo dei prezzi sul conto economico delle compagnie potranno essere piuttosto sensibili. Si comincia anche ad avvertire qualche riflesso della volatilità di mercato sui profili di liquidità della gestione dei prodotti assicurativi di investimento, sebbene finora entro limiti ampiamente gestibili».

10.31 – Kuleba: “Russi negano attacco Kremenchuk e parlano di complotto”
«La Russia è un paese di assassini e veri bugiardi». Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in riferimento alle dichiarazioni sull'attacco al centro commerciale di Kremenchuk. «È disgustoso osservare le reazioni della Russia all'attacco missilistico russo su Kremenchuk – ha scritto Kuleba su Twitter – I russi si rallegrano sui social media. Diplomatici e funzionari russi stanno diffondendo folli teorie del complotto, negando che ci sia stato uno raid. La Russia è un paese di assassini e veri bugiardi».

10.29 – Mosca, a Kremenchuk colpito deposito munizioni
L'attacco missilistico russo di ieri a Kremenchuk «ha colpito un deposito di munizioni e l'esplosione ha innescato un incendio nel centro commerciale in disuso». Lo sostiene il ministero della Difesa russo, in seguito alla distruzione del centro commerciale che ha provocato almeno 18 vittime e l'indignazione generale.

10.13 – Francia invierà “quantità significative di veicoli corazzati”
La Francia invierà all'Ucraina «quantità significative» di veicoli corazzati e veicoli di supporto di fabbricazione francese, noti come Vab. «Per muoversi rapidamente nelle aree sotto il fuoco nemico, gli eserciti hanno bisogno di veicoli blindati», ha detto il ministro delle Forze armate francesi Sébastien Lecornu in un'intervista al quotidiano Le Parisien. Il Vab è un veicolo corazzato per il trasporto di personale su ruote e veicolo di supporto. Lecornu ha aggiunto che la Francia sta anche esaminando la possibilità di consegnare all'Ucraina missili Exocet anti-nave di fabbricazione francese.

10.12 – Telefonata Stoltenberg-Zelensky: “Più sostegno Nato”
Nel giorno in cui a Madrid sono attesi, in serata, i leader dell'Alleanza atlantica per il vertice Nato dei prossimi giorni, il segretario generale Jens Stoltenberg ha gia' sentito al telefono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ne danno notizia entrambi gli interlocutori sui rispettivi profili Twitter. «Al nostro vertice Nato – ha spiegato Stoltenberg – aumenteremo il sostegno al nostro stretto alleato, l'Ucraina, ora e a lungo termine. Gli alleati Nato sono con voi». «Abbiamo coordinato le nostre posizioni alla vigilia del vertice Nato di Madrid – ha sintetizzato da parte sua Zelensky – Sottolineato l'importanza di un potente sistema di difesa missilistico per prevenire gli attacchi terroristici russi».

10.04 – Michelin vende attività in Russia entro fine anno
Il gruppo di pneumatici Michelin ha annunciato che venderà le sue attività in Russia, che rappresentano il 2% delle vendite del gruppo, entro la fine del 2022. L'operazione non avrà alcun impatto sugli obiettivi finanziari, aggiunge il gruppo. «Dopo aver sospeso le attività industriali in Russia il 15 marzo, Michelin ha concluso che e' tecnicamente impossibile riprenderle», dichiara il produttore di pneumatici in un comunicato. Michelin impiega circa 1.000 persone in Russia, di cui 750 nello stabilimento di Davydovo, vicino a Mosca.

09.44 – Kiev: “36 dispersi al centro commerciale di Kremenchuk”. Lo afferma il capo amministrazione dell'militare regionale
Un totale di 36 persone risultano disperse dopo l'attacco missilistico russo al centro commerciale Amstor di Kremenchuk, nella regione di Poltava, in Ucraina, secondo quanto riferisce Ukrinform, mentre proseguono le operazioni di soccorso. L'agenzia ucraina cita il capo dell'amministrazione militare regionale di Poltava Dmytro Lunin. «Purtroppo, al momento – ha affermato su Telegram – 18 persone risultano uccise nell'attacco missilistico russo. Un totale di 36 persone risultavano disperse. Oltre mille i socorritori, al lavoro tutta la notte. Altrettanti i civili nel mall al momento dell'attacco».

09.44 – Gruppi per i diritti umani: “L’oppositore Ilya Yashin arrestato a Mosca”
L'oppositore russo Ilya Yashin è stato arrestato a Mosca. La denuncia parte dai gruppi per i diritti umani. Yashin, riporta il sito Ovd-Info, è stato portato in una stazione di polizia, e in un primo momento il suo legale non ha potuto avere accesso al suo assistito. Il 38enne Yashin non avrebbe rispettato gli ordini di un agente di polizia, secondo quanto riportato dalla giornalista Irina Babloyan che si trovava con lui al momento dell'arresto. L'oppositore è stato indagato in primavera con l'accusa di diffamazione dell'esercito russo durante l'invasione dell'Ucraina.

09.43 – Cnn, fonti Casa Bianca dubbiose su “vittoria” Ucraina. Zelensky dovrà “moderare le sue aspettative” su riconquiste
Funzionari della Casa Bianca hanno confidato in privato alla Cnn i loro dubbi sul fatto che l'Ucraina possa recuperare non solo il territorio delle repubbliche secessioniste del Donbass e la Crimea, ma anche il territorio conquistato dalle truppe d'invasione russe a partire dal 24 febbraio. I consiglieri del presidente Joe Biden hanno quindi cominciato a discutere sull'opportunità che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «moderi le sue aspettative su quello che le forze ucraine possono realisticamente ottenere», probabilmente anche accettando l'idea che il territorio ucraino possa ridursi irreversibilmente. La Cnn ricorda che Zelensky ha detto che considererebbe «una vittoria», per il momento, il fatto di costringere le truppe russe a ritirarsi entro i confini del 23 febbraio, vigilia dell'invasione. Ciò lascerebbe comunque fuori dal controllo di Kiev sia le parti del Donbass in mano alle repubbliche di Donetsk e Lugansk sia la Crimea, annessa alla Federazione russa fin dal 2014. Ma le cose sono cambiate nelle ultime settimane, con le forze di Mosca che avanzano nel Donbass e quelle ucraine che subiscono forti perdite, «fino a 100 soldati al giorno». Gli ucraini stanno inoltre perdendo equipaggiamento militare e munizioni «più velocemente di quanto l'Occidente sia in grado di fornire nuovi sistemi d'arma secondo gli standard Nato e provvedere all'addestramento». Per questi motivi, affermano un ufficiale delle forze armate Usa e una fonte vicina ai servizi di intelligence occidentali, è «improbabile che l'Ucraina riuscirà a mettere insieme la forza necessaria per rivendicare tutto il territorio ceduto alla Russia durante i combattimenti, specialmente entro quest'anno», l'obiettivo temporale fissato ieri da Zelensky.

09.25 – Amb. Antonov: “Sempre più armi a Kiev, Usa non valutano pericolo mosse”
Le continue forniture di armi da Washington a Kiev «non fanno altro che inasprire la spirale del conflitto e rafforzare la minaccia di un'ulteriore escalation con conseguenze imprevedibili«. A dichiararlo è stato l'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, citato sull'account Telegram della sede diplomatica negli Stati Uniti. «Tuttavia – ha aggiunto – i circoli dirigenti a Washington, accecati dall'idea di indebolire la Russia, non sono ancora in grado di valutare razionalmente l'intero pericolo delle loro mosse». Il diplomatico ha poi accusato gli Stati Uniti di condividere dati di intelligence con la parte ucraina e consultarsi su «come agire sul campo di battaglia». «Una simile politica crea rischi aggiuntivi nelle relazioni tra le maggiori potenze nucleari», ha affermato l'ambasciatore. A riferirne è la Tass.

09.07 – Governatore Leopoli: “I russi sono terroristi”
«I russi sono terroristi». Esordisce così Maksym Kozytskyi, governatore della regione di Leopoli, nel suo aggiornamento all'indomani dell'attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk, nella regione di Poltava, che ha fatto almeno 18 morti. «Questo è un promemoria – aggiunge, come riporta anche il Guardian – Kremenchuk, Lysychansk, la regione di Kharkiv, condividiamo il vostro dolore». Nella regione di Leopoli, fa sapere Kozytskyi, c'è stato nella notte un allarme aereo, «ma il pericolo non si è concretizzato», e ieri a Leopoli sono arrivate altre 120 persone con i treni per i trasferimenti da altre aree del Paese.

09.06 – Migranti: Oim, solo 26 mila in 6 mesi; i morti vera emergenza
«Gli arrivi via mare restano limitati: 26 mila in sei mesi non sono un'emergenza numerica. I flussi dall'Ucraina (8 milioni in 4 mesi, 135 mila in Italia) dovrebbero aver reso questa evidenza ancora più chiara. La vera emergenza sono 724 migranti morti in mare». Lo afferma Flavio di Giacomo, portavoce dell'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Oim.

08.58 – Media: “Russia paga soldati attraverso Gazprombank, non soggetta a sanzioni”
I militari russi ricevono stipendi e pagamenti per «combattere» nella guerra in Ucraina attraverso la Gazprombank, che finora ha evitato le sanzioni occidentali. Lo afferma un'indagine dei giornalisti di Schemes (un progetto di Radio Liberty), che hanno identificato numerosi militari di varie unità militari della Federazione Russa che prendono parte alle ostilità in Ucraina e ricevono denaro attraverso l'istituto creditizio di Gazprom e hanno dimostrato la collaborazione sistematica dell'istituto finanziario, che non è sanzionato, con il Ministero della Difesa della Federazione Russa. La conferma di tali pagamenti è stata trovata, in particolare, sul social network Vkontakte, dove le mogli dei militari russi discutono della tempestività dei pagamenti per l’«operazione speciale» in Ucraina. Si è così scoperto che almeno una parte del pagamento degli stipendi passa attraverso Gazprombank, che è l'unica grande banca russa alla quale la Ue e gli Stati Uniti non hanno ancora imposto sanzioni. Fra i militari che ricevono pagamenti dalla banca c'è la 60a brigata di fanteria motorizzata separata delle forze di terra della Federazione Russa, che opera nell'area di Popasna, nella regione di Luhansk. L'esercito russo ha sequestrato il villaggio all'inizio di maggio, distruggendo la città e causando numerose vittime civili.

08.54 – Intelligence Gb: “Attacchi con missili a lungo raggio da Russia e Bielorussia”
La Russia ha lanciato «ondate insolitamente intense di attacchi» in Ucraina negli ultimi giorni, con l'impiego di missili a lungo raggio, «concepiti per colpire obiettivi di importanza strategica». Lo rileva l'ultimo aggiornamento dell'intelligence del ministero della Difesa di Londra, secondo cui le forze ucraine «continuano a consolidare le loro posizioni» sulla parte alta della città assediata di Lysychansk, «dopo aver arretrato da Severodonetsk». Tra il 24 e il 26 giugno la Russia ha usato «missili a lungo raggio» per una serie di attacchi nel Paese, teatro dell'invasione russa annunciata lo scorso 24 febbraio dal presidente russo Vladimir Putin come una «operazione militare speciale». Attacchi in cui «molto probabilmente» sono stati usati anche «missili As-4 Kitchen (Kh-22) di epoca sovietica e i più moderni As-23a Kodiak (Kh-101), lanciati dallo spazio aereo russo e bielorusso». Armamenti «concepiti per colpire obiettivi di importanza strategica, ma la Russia continua a impiegarli in gran un numero per ottenere vantaggi tattici».

08.00 – Mosca: le armi dagli Usa all’Ucraina aumentano rischi escalation
«Le continue consegne di armi da Washington a Kiev non fanno altro che inasprire la spirale del conflitto e aumentare la minaccia di un ulteriore aggravamento con conseguenze imprevedibili»: lo ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riporta la Tass. «L'inondazione sconsiderata e senza risposta di armi in Ucraina non fa che stringere la spirale del conflitto e aumenta la minaccia di un'ulteriore escalation con conseguenze imprevedibili», ha affermato il canale Telegram dell'ambasciata russa. 

07.30 – Medvedev: terza guerra mondiale se Nato invade la Crimea
La possibile adesione dell'Ucraina alla Nato rappresenta un pericolo maggiore per la Russia rispetto all'adesione di Svezia e Finlandia, ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un'intervista ad Argumenty i Fakty riportata dalla Tass. Medvedev ha poi aggiunto: «Per noi la Crimea fa parte della Russia, e questo è per sempre. Qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese. Se uno Stato membro della Nato fa una tale mossa, portera' a un conflitto contro l'intera Alleanza del Nord Atlantico, la terza guerra mondiale, un disastro totale».

07.00 – Biden potrebbe rafforzare presenza militare in Polonia
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, potrebbe annunciare un rafforzamento della presenza militare Usa in Polonia e una serie di modifiche al dispiegamento di truppe nei Paesi baltici, nel quadro del vertice dei leader della Nato in programma a Madrid fino al 30 giugno. Lo riferisce l'emittente "Nbc News", citando fonti informate dei fatti. No comment dalla Casa Bianca, mentre le stesse fonti hanno riferito che il presidente potrebbe anche annunciare il dispiegamento di due nuove navi della Marina statunitense presso la base navale di Rota, in Spagna.

6.30 – Kiev: 18 morti e 59 feriti in raid russo su mall
Sale a 18 morti il bilancio delle vittime del bombardamento che ha colpito un centro commerciale a Kremenchuk, ieri in Ucraina. Lo hanno annunciato le autorità ucraine, mentre le operazioni di ricerca e salvataggio continuano ancora e i soccorritori cercano una quarantina di dispersi scavando nelle macerie. Delle 59 persone ferite, circa 25 sono ricoverate nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale della cittadina sul fiume Dnipro, nella regione della Poltava al centro del Paese.

Le notizie e gli approfondimenti del 27 giugno

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