I brianzoli hanno vinto anche la partita di ritorno con il Brescia. D’Angelo prepara già qualche sorpresa nella formazione titolare
PISA. Sarà Monza-Pisa la finale playoff di serie B della stagione 2021-2022. I brianzoli hanno vinto 2-1 in rimonta la partita di ritorno, ieri sera (gol di Tramoni, Mancuso e D’Alessandro), dopo aver vinto per 2-1 anche quella dell’andata. I nerazzurri giocheranno la gara di andata in trasferta giovedì 26 maggio alle 20,30 e quella di ritorno all’Arena Garibaldi domenica 29, sempre alle 20,30, contando sulla spinta del pubblico amico.
In caso di parità nella somma dei gol alla fine delle due partite, si valutano i punti che le due finaliste hanno ottenuto durante la stagione regolare. Vista la parità si va ai supplementari e poi, se necessario, ai rigori. Anche in finale non c’è la regola del valore doppio dei gol segnati in trasferta.
Pisa e Monza hanno conquistato gli stessi punti, 67, e anche se per la classifica del campionato i nerazzurri sono terzi per aver vinto gli scontri diretti con i brianzoli, doppio 2-1 a Pisa e a Monza, avranno solo il vantaggio di giocare in casa l’ultimo atto di una stagione interminabile.
Il Pisa arriva al grande appuntamento con il morale alle stelle dopo avere eliminato in semifinale il Benevento. Un successo meritato che va anche al di là dell’1-0 finale. D’Angelo ha recuperato in extremis Hermannsson e il centrale islandese ha giocato una grande partita al fianco di Leverbe e ora si prepara a giocare questa doppia finale dopo aver recuperato dall’infortunio al tendine.
Si è rivisto anche De Vitis, infortunatosi a Benevento, che ha fatto rifiatare Marin nel recupero. Due ritorni graditi visto che la squadra è attesa da altre due gare intense e con pochi giorni di recupero. D’Angelo è stato bravo nel gestire il doppio confronto cambiando quattro elementi rispetto all’undici che era stato sconfitto immeritatamente al Vigorito per 1-0. Oltre a Hermannsson si è rivisto Benali che, dopo due gare in panchina, ha deciso la partita con un gol lampo. Non solo, ha garantito anche classe ed esperienza che potranno servire nelle prossime due decisive partite. Si è rivisto dall’inizio anche Torregrossa che non ha segnato ma ha fatto un lavoro sporco conquistando tante punizioni. Mastinu, la più grande novità di inizio gara, è stato tecnicamente e tatticamente prezioso, e ha confermato il buon impatto nel finale di Benevento. Confermandosi altro uomo da playoff. L’esperienza può fare ancora la differenza.
Più di tutto però conterà la condizione atletica. Il Pisa, al netto dell’infortunio di Caracciolo, sta molto bene a livello fisico e di energie. La squadra, dopo una gara basata sulla fase di non possesso all’andata, ha fatto la partita puntando sul ritmo e la velocità. Il più in condizione di tutti è apparso ancora una volta Birindelli, che non poteva assolutamente essere sacrificato come centrale. Ora D’Angelo sta già studiando le mosse per la doppia finale e non è detto che non ci siano altre novità, visto che anche chi è subentrato ha fatto il suo dovere, a cominciare da Siega, che ha aiutato Beruatto a contenere Letizia, e da Masucci, che in dieci minuti ha messo dentro la solita grinta e guadagnato punizioni importanti.
Ci sarà da migliorare soprattutto nell’ultimo passaggio, qui Lucca e Sibilli non sempre sono stati lucidi. I punti fermi a centrocampo restano Marin e Nagy, e Puscas in attacco. Il romeno, nonostante l’ingenuità sul gol annullato, ha giocato una gran partita e fornito l’assist vincente a Benali. Ma è a livello di forza mentale che questo Pisa fa ben sperare. Si è visto dall’esultanza finale dove chi gioca meno esulta ancora di più rispetto a chi scende in campo. Con Caracciolo pronto a far festa con le stampelle.