Doveva scontare una pena per spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri lo hanno identificato durante un servizio mirato all’edilizia
CASTIGLIONCELLO. Lavorava in uno dei numerosi cantieri edili che sono stati aperti – sia nei mesi invernali che dall’inizio di primavera – sulla costa di Castiglioncello. Molti infatti hanno approfittato delle agevolazioni fiscali per ristrutturare le facciate dei palazzi o realizzare interventi ancora più strutturali. Un mercato che porta aziende di varie città a spostarsi, con tutti i loro dipendenti, in realtà diverse dalle quali operano normalmente. Nei giorni scorsi, stando a quanto si è appreso, i carabinieri di Castiglioncello, che erano impegnati in uno dei vari controlli sul territorio, hanno rivolto le loro attenzioni a chi lavora nei cantieri edili. Nelle maglie dei controlli è finito un operaio che vive in Lombardia. Su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso nei mesi scorsi. È così finito in manette Eid Mohamed Mohamed Mahmoud, 35 anni, cittadino di origini egiziane, residente a Vigevano e dipendente di un’azienda edile di Montecatini Terme. Quando i militari di Castiglioncello hanno controllato i suoi documenti non è stato difficile per loro scoprire l’anomalia. Il controllo, oltre a verificare la presenza di lavoratori non in regola con i permessi di soggiorno e quindi con le normative previste sui luoghi di lavoro, serviva proprio a cercare di saperne di più sull’identità dei muratori e sui loro eventuali precedenti di polizia giudiziaria.
Dai documenti dell’operaio egiziano i carabinieri hanno quindi capito che aveva un conto in sospeso con la giustizia. A quel punto non restava che notificargli l’ordine di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal tribunale di Pavia lo scorso febbraio in relazione a una vicenda in cui era stato accusato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso con altre persone. Il 35enne è stato accompagnato in caserma. E una volta completata la procedura dell’identificazione per lui è scattato l’arrestato seguito dal trasferimento nel carcere Le Sughere di Livorno.
I controlli nei cantieri servono – come è stato spiegato – anche alle forze dell’ordine in generale per avere un’idea di chi frequenta il territorio. Al di là del caso specifico, infatti, sapere chi vive e lavora nella zona può essere utile anche nelle indagini relative ai furti che ultimamente sono avvenuti in varie zone del litorale. Nel caso dell’operaio egiziano si sa che lavorava alle dipendenze dell’azienda di Montecatini incaricata di effettuare alcuni lavori di ristrutturazione in un’abitazione con l’ecobonus del 110 per cento.
Il datore di lavoro non era a conoscenza dei problemi dell’operaio e così anche per lui, quando i carabinieri lo hanno informato che avrebbero proceduto con l’arresto, è stata un po’una sorpresa.
Non è escluso che servizi di controllo con lo stesso scopo possano essere ripetuti anche nelle prossime settimane, considerato che con la bella stagione i lavori edili si moltiplicano.
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