L’altra notte l’ultimo episodio a Galceti: prese di mira quattro auto di marca tedesca per alimentare il mercato nero. Il sistema utilizzato dai ladri
PRATO. È un pessimo momento per i proprietari di Mercedes, Audi o Bmw. Da qualche tempo è arrivata in provincia una banda di ladri specializzati nel furto di volanti, plance, navigatori integrati nel volante e sistemi di infotainment. L’ultimo raid risale alla scorsa notte ed è avvenuto in via Marie Curie, a Galceti. Qui almeno quattro auto parcheggiate per strada e nei vialetti interni tra le case sono state prese di mira, è stata forzata l’apertura e sono spariti i volanti.
Il sistema è abbastanza semplice. I ladri rompono un deflettore, aprono la portiera e poi si mettono a smontare il volante portando via anche pezzi di cruscotto. È gente del mestiere e si suppone che i pezzi asportati finiscano sul mercato nero dei paesi dell’Est Europa, dove ci sarebbe una forte richiesta di pezzi di ricambio a prezzi scontati (come quelli che possono garantire i ladri e ricettatori) .
Qualche giorno fa era successo a Montemurlo, dove almeno sei auto, tra cui quella di Christian Giagnoni, campione di handbike, sono state depredate durante la notte. Quasi certamente si tratta dello stesso gruppo di ladri specializzati in questo tipo di furti. La loro abilità, oltre che nello smontare con precisione i pezzi di cruscotto, consiste nel non farsi sentire. Nessuno infatti, né a Montemurlo né a Galceti, si è accorto di nulla fino al mattino. In via Marie Curie, in particolare, le auto erano state lasciate in un vialetto interno e la zona di notte è molto silenziosa, ma ciò nonostante i furti sono stati scoperti solo ieri mattina.
Grande lo sconforto dei proprietari delle auto, che sono stati costretti a chiamare un carro attrezzi per portarle in officina, perché ovviamente senza volante le auto non potevano essere spostate. Il danno è ingente, si calcola tra i 4.000 e i 5.000 euro per ogni auto presa di mira.
I furti di volanti e cruscotti non sono un fenomeno recente. Già da qualche anno, almeno dal 2016, vengono segnalati con una certa regolarità in Italia. I carabinieri ritengono che vengano compiuti da bande di ladri specializzati che si muovono lungo il paese. Come luna park o circhi itineranti, si fermano per qualche tempo in una zona, vanno in giro di notte per compiere il maggior numero possibile di furti e poi si spostano in un’altra zona. In questi giorni sono in provincia di Prato e i proprietari di Audi, Mercedes o Bmw che hanno la possibilità di lasciarle in garage faranno bene a pensarci, a meno di non voler avere una brutta sorpresa al risveglio.
Tra i motivi ipotizzati per spiegare questa escalation di furti di cruscotti c’è anche quello secondo il quale i ladri mirerebbero a prendere un chip contenuto nei volanti più sofisticati, che consentirebbe di clonare le carte di credito, ma sembra più una leggenda metropolitana. Molto più probabile che i cruscotti vengano portati via per rivenderli in blocco a chi a bisogno di cambiarli oppure vuole un modello più sofisticato, che si adatta alle marche di auto tedesche.
I carabinieri, che hanno ricevuto diverse denunce nelle ultime settimane, hanno intensificato i controlli, anche se è evidente che furti di questo tipo sono estremamente difficili da prevenire, se qualcuno non dà l’allarme in tempo utile per far arrivare sul posto la prima pattuglia.
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