La bandiera dei granata: «Abbiamo parlato ma il rinnovo del contratto non è arrivato, ne prendo atto»
PONTEDERA. C’è una forte aria di cambiamento in casa Pontedera. Le voci sempre più insistenti di possibili cambi nella compagine societaria, unita alle parole del sindaco Matteo Franconi in occasione dell'ultima partita interna dei granata persa contro il Siena in cui si celebravano i 110 anni del club, fanno intendere una volontà di intraprendere una strada diversa per il futuro. Si sta cercando qualcuno che possa prendere il pacchetto di maggioranza, di conseguenza molti giocatori potrebbero lasciare al termine di questa stagione.
IL CAPITANO
A partire dal capitano di "mille battaglie" Andrea Caponi, che sabato a Modena concluderà la sua decima stagione con la maglia granata, con 264 presenze all’attivo e 20 gol messi a segno. Più di un giocatore per la città della Vespa, ma si sa anche gli amori più belli possono avere una fine. Il giocatore ha spiegato il suo punto di vista, lasciando pochi spiragli su una sua possibile permanenza l'anno venturo: «Abbiamo avuto delle chiacchierate, ma il rinnovo non è arrivato – ha rivelato – mi dicono che anche dal punto di vista societario non hanno la situazione chiara. Così mi guardo intorno cercando di capire cosa può riservarmi il futuro. Ci penso da tanto, mi sento un giocatore libero e da oggi mi guardo intorno. Non ho avuto risposte positive, bisogna essere onesti e dire la verità. Ho avuto un rapporto bellissimo con il direttore Paolo Giovannini, la persona più importante in questi ultimi dieci anni. C’è un rapporto di stima se mi è stato detto così ne prendo atto. Ho grande voglia di giocare, nel girone d’andata ho sempre giocato. In questo ritorno sono rientrato dopo un'assenza di due mesi e mi sento bene. In passato anche se non avevo rinnovato prima della scadenza ero a corrente della situazione, stavolta c'è incertezza».
CONGEDO AMARO
Qundi quella contro il Siena potrebbe esser stata per lui l'ultima a Pontedera con la casacca della sua città. Per questo motivo è aumentata per il capitano l'amarezza per un risultato non positivo contro i bianconeri giovedì scorso: «C’erano anche tanti bambini allo stadio, ho visto atmosfera positiva come non accadeva da tempo, Dispiace che ci sia stata meno partecipazione quest'anno. Si è assaporato l’ambiente vissuto quando giochi di sera, ci abbiamo provato ma purtroppo non ci siamo riusciti a fare risultato. La salvezza l’abbiamo ottenuta, i playoff sarebbero stati una vetrina per tutti sia per i più giovani che per noi più esperti. A Modena cercheremo di fare la nostra partita, sarà sicuramente una gara dall'alto coefficiente di difficoltà contro una squadra che si gioca la Serie B, noi vogliamo fare una buona figura e uscire a testa alta. Io darò il massimo fino a quando sarò nel Pontedera». Parole che fanno capire quanto basse sono le possibilità di una sua permanenza. Da capire la piega che prenderanno le trattative societarie ma anche i tempi. Appare probabile l'addio anche degli altri giocatori attualmente in scadenza, non avendo certezze sul futuro immediato del club.
IL RINGRAZIAMENTO
Intanto per il Pontedera arrivano i ringraziamenti della famiglia di Mario Ciompi, storico tifoso granata venuto a mancare nei giorni scorsi. «La figlia e il genero di Mario Ciompi – recita il messaggio – ringraziano la società Us Città di Pontedera. In particolare il direttore Paolo Giovannini, il direttore organizzativo Andrea Bargagna, l’allenatore Ivan Maraia, il capitano Andrea Caponi e Gaspare Bernardo per la vicinanza e l’affetto dimostrato».
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