LIVORNO. Tre ore dopo la spaccata nel negozio di via Ricasoli hanno tentato di incassare le vincite dei “Gratta e vinci” rubati in un’altra tabaccheria, la Mantellassi di via Grande. Un pacco di tagliandi marchiati “Turista per sempre” – con i quali, spendendo cinque euro, puoi conquistarne 300.000 subito, 6.000 al mese per 20 anni e pure 100.000 alla fine – e altri 60 “grattini” semplici, quelli dove l’eventuale vittoria è più contenuta rispetto a chi ambisce a fare il vacanziere per tutta la vita puntando tutto sulla Dea bendata. Peccato che, già alle 8.30 di mattina dello scorso 21 febbraio, nella chat dei tabaccai livornesi fosse iniziato il tam-tam delle segnalazioni, con i titolari della ricevitoria del centro che si sono rifiutati di esaminare i biglietti e sono stati poi ascoltati dai carabinieri, ai quali hanno presentato denuncia, come persone informate sui fatti.
IL RACCONTO
È ciò che si sta delineando dall’inchiesta congiunta di squadra mobile e militari dell’Arma che ha portato all’arresto di due sedicenni livornesi – ora nei carceri minorili di Firenze e Roma – all’affidamento in comunità di altri due ragazzini di 16 e 14 (il primo bulgaro e trasferito in una struttura di accoglienza per minori umbra e il secondo livornese accompagnato in una comunità romagnola) e all’obbligo di dimora, con la possibilità di uscire solo per corsi di formazione e di attività di volontariato, nei confronti di una sedicenne francese che insieme agli altri viene ritenuta, dagli inquirenti, parte della baby gang che negli scorsi mesi ha messo a segno svariati furti in più attività commerciali della città: oltre alla tabaccheria Novi di via Ricasoli, infatti, a essere colpite sono stati il ristorante Sakura di via Pieroni, la gelateria “Latte & Co” di piazza del Municipio e la lavanderia automatica Ecowash di via Donnini. Una presunta banda che, in ogni caso, non sarebbe certo l’unica in città: dopo l’operazione, infatti, furti e vandalismi sono continuati, come evidenziato dal Tirrenodopo il doppio colpo all’Iti Galilei e al danneggiamento del luna park della Rotonda di Ardenza, solo per fare alcuni esempi.
CHI SONO
I due ragazzini che hanno tentato di incassare i soldi sono un sedicenne livornese ora in carcere nella Capitale e un coetaneo trasferito in una comunità romagnola. «La prima volta che uno dei ragazzini si è presentato – spiegano dalla ricevitoria Mantellassi – ci siamo rifiutati spiegandogli che era minorenne. La seconda volta abbiamo ribattuto dicendo che la macchina per il controllo era guasta». Gli avvocati nominati difensori sono Barbara Luceri, Nicola Giribaldi, Sergio Gristina, Laura Formichini e Francesca Casarosa.
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