La quietanza è datata 7 marzo 2022: lo stesso giorni in cui, a Firenze, iniziava il processo d’Appello-bis per il disastro ferroviario
viareggio. La quietanza è datata 7 marzo 2022: lo stesso giorni in cui, a Firenze, iniziava il processo d’Appello-bis per il disastro ferroviario di Viareggio (29 giugno 2009, 32 vittime) disposto dalla sentenza della Corte di Cassazione. La somma ammonta a 200mila euro che passano dalle casse delle assicurazioni Generali a quelle del Comune di Viareggio che è parte civile nel lungo iter giudiziario. Si tratta della somma mancante al risarcimento già incassato dall’Ente pubblico (2,8 milioni di euro) per decisione dell’allora amministrazione del sindaco Luca Lunardini. Il quale - sentito nell’aula del processo di primo grado (Tribunale di Lucca) – dichiarò: «Non lo considero un atto fatto bene da parte mia. Ritengo che in questo modo, chi aveva sofferto, può aver vissuto un ulteriore dolore».
Allora la scelta fu quella di accettare il risarcimento, tranne 200mila euro per il danno non patrimoniale (dunque morale) subito dalla città. Il pagamento della somma – viene sottolineato dai legali degli imputati tedeschi – era «subordinato e condizionato all’eventuale riconoscimento, all’esito del procedimento penale, di una qualsiasi responsabilità in capo alle società del Gruppo Ferrovie dello Stato e/o del Gruppo Gatx e/o loro rispettivi esponenti sociali, funzionari, dipendenti, consulenti, agenti e incaricati».
Secondo i difensori «il Comune con l’accordo del dicembre 2011 ha rinunciato a qualunque ulteriore pretesa». Ne consegue «che il Comune di Viareggio non ha più alcun interesse di intervenire nel presente procedimento nei confronti di alcuno degli imputati o dei responsabili civili perché l’eventuale affermazione di responsabilità civile non può portare ad alcun ulteriore pagamento di danni o spese legali».
Ieri mattina i giudici fiorentini hanno respinto ogni eccezione avanzata dai difensori degli imputati tedeschi e il legale che il Comune ha scelto fin dall’inizio della lunga vicenda giudiziaria – Graziano Maffei (Foro di Lucca) – è regolarmente in aula dall’inizio del nuovo processo di appello. All’amministrazione del sindaco Giorgio Del Ghingaro (che non ha più alcun rappresentante alle udienze mentre è sempre presente il Comune di Lucca) avremmo voluto chiedere “lumi” sul pagamento ricevuto e sul ruolo nel processo: ma alle domande del Tirreno tramite ufficio stampa non è arrivata risposta.
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