FORTE DEI MARMI. Diciamo la verità: siamo tutti in ansia di ricevere le prossime bollette del gas con i maxi aumenti ormai annunciati da settimane, e che tutti aspettiamo con compassata rassegnazione. Ma vedersi arrivare una bolletta da 35.579,95 euro rasenta i rischi da infarto. Eppure è quanto è accaduto, in questi giorni, a una famiglia di Forte dei Marmi, la cui vicenda è stata portata alla ribalta della cronaca dagli operatori dello Sportello del Consumatore, attivato cinque mesi fa dal Comune di Forte dei Marmi in collaborazione con la Confconsumatori.
Una storia che dimostra come anche nel caso di un utente che paga regolarmente le bollette, è il caso in questione, non si possa mai stare tranquilli se il sistema permette alle società energetiche tali comportamenti.
La storia è semplice: la maxi fattura del gas arriva, del tutto inattesa, poco tempo fa, a casa del vecchio intestatario dell’utenza, a chiusura evidentemente del contratto, poiché quest'ultimo è purtroppo deceduto nel 2015. E vi sono elencati i consumi dal 18/6/2009 al 1/7/ 2020 per oltre 35mila euro. E tutto questo senza tenere conto che, nel frattempo, un erede dell'abitazione aveva fatto la voltura della fornitura già dal 2020, aveva pure iniziato a pagare le nuove bollette, e tutto sembrava, insomma, risolto per il meglio.
Invece a distanza di anni, ecco arrivare questa incredibile fattura. Così superato il primo choc, inevitabile il ricorso agli esperti di Confconsumatori: «Si tratta ovviamente di consumi quasi tutti prescritti – spiegano dallo Sportello del consumatore – e infatti nella bolletta vi è una dicitura a parte che lo indica, ma c’è un però: l’utente, deceduto, per non pagare questi importi dovrebbe inviare alla società fornitrice una dichiarazione di non volerli pagare perché prescritti».
Insomma il caso si presenta come clamoroso soprattutto per l’importo fuori da ogni logica, ma anche molto complicato perché pone diverse problematiche su cui sta lavorando Confconsumatori, come, ad esempio, di dover contestare l’importo della maxi fattura producendo tutta una serie di documenti richiesti per agire in nome degli eredi, il certificato di morte del de cuius, e fornire pure una dichiarazione di successione degli eredi e infine inviare il fax sempre a nome degli eredi per non pagare gli importi prescritti, contestando anche la somma residua di oltre 1500 euro «comunque non dovuta – ribadiscono gli esperti – perché la bolletta che copre un arco temporale di oltre 10 anni, è riferita a un contatore mai oggetto di lettura da parte del gestore e quindi con consumi stimati e inveritieri di circa 5000 metri cubi annui».
«E non si pensi – concludono dallo Sportello di via Franceschi – che questo sia un caso isolato, perché stiamo registrando un sempre maggior numero di accessi e contatti che puntano proprio a richieste di consulenza per le bollette dell’energia, sia per gli aumenti che per i conguagli». Insomma c’è davvero da preoccuparsi.
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