PISTOIA. Probabilmente, a bordo di quel potente coupé rubato, erano venuti a Pistoia per mettere a segno qualche furto in appartamento. Ma non avevano messo in conto di poter incappare in uno dei tanti posti di controllo che durante i fine settimana vengono predisposti dalla questura lungo le principali vie di accesso alla città. Inseguiti dai poliziotti di una Volante lungo la tangenziale, la fuga dei due giovani albanesi è finita a Capostrada, con lo schianto contro un’auto in sosta: entrambi, al termine di alcuni momenti di alta tensione e tra la preoccupazione generale di chi ha assistito alla scena da fiction poliziesca, sono stati arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Su di loro pendono anche le accuse di ricettazione e porto illegale di coltello.
Erano all’incirca le 22 di domenica 16 gennaio quando i due (senza fissa dimora ma da tempo gravitanti nella zona di Firenze) si sono trovati di fronte la paletta dell’alt di uno dei poliziotti impegnati in un posto di controllo all’altezza del distributore di carburanti che si trova fra la Coop di viale Adua e il semaforo di via Nazario Sauro. Ignorando l’ordine di fermarsi, il conducente della Wolkswagen (rubata qualche giorno prima a Firenze) ha schiacciato il pedale dell’acceleratore, imboccando la variante Lucchese e, alla prima rotonda, la tangenziale, in direzione nord. Con la Volante della questura alle calcagna, allo svincolo di Capostrada il giovane ha preso la rampa che poi immette sulla via Bolognese. Ed è stato lì, nei pressi del circolo, che, perso il controllo, è andato a schiantarsi contro un’auto in sosta.
Uno dei due, aperta la portiera, ha cercato di fuggire a piedi scavalcando un muretto e la recinzione del giardino di un’abitazione: inseguito dai poliziotti, è stato raggiunto e, dopo una breve colluttazione, bloccato a terra e ammanettato. Il suo complice invece, a causa della portiera rimasta bloccata per via dell’incidente, non è riuscito invece neppure a scendere dall’auto.
Come accennato, il fragore dello scontro e la vista dei poliziotti armati che tenevano sotto controllo i due giovani albanesi appena arrestati, hanno destato molta apprensione fra i residenti della zona e coloro che si sono trovati a passare lungo via Bolognese in quei concitati momenti.
Dopo una nottata passata in cella di sicurezza in questura, nel primo pomeriggio di lunedì i due sono comparsi davanti al giudice monocratico del tribunale, che, dopo averne convalidato l’arresto, ha di sposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere in attesa del processo per direttissima, che è stato rinviato dopo la richiesta dei termini a difesa avanzata dal loro avvocato.
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