Pistoia. La donna è morta a 52 anni. Le colleghe organizzano una raccolta fondi per aiutare la figlia 20enne
Pistoia. «È molto dura essere al lavoro oggi. Arianna mi ha insegnato questo lavoro. Era una persona eccezionale e una grande collega. Era una guerriera. Siamo tutti straziati, il supermercato non sarà più lo stesso». Piange Katia Streva nel ricordare Arianna Paolini, cassiera del supermercato Conad di via Fiorentina (al Fagiolo) morta a 52 anni nella notte tra sabato 8 e domenica 9 gennaio.
Paolini dallo scorso mese di agosto non era più in servizio: doveva lottare contro il male incurabile che l’aveva colpita, purtroppo non è riuscita a superare le complicazioni dovute al contagio da coronavirus, nonostante si fosse vaccinata. Troppo critiche le sue condizioni di salute per superare anche questa ultima e durissima prova.
La 52enne lascia una figlia ventenne, Martina. E proprio a lei è rivolta la raccolta fondi che hanno organizzato le colleghe della madre, «un piccolo gesto che non servirà a far passare il grande dolore, ma qualcosa dovevamo fare», dice Streva, che per anni ha lavorato fianco a fianco a Paolini alle casse. La 52enne in passato aveva lavorato anche al Conad di viale Adua, era molto conosciuta e apprezzata, un carattere forte e combattivo. Si faceva voler bene da tutti.
Moltissimi i messaggi di cordoglio. «La gioia che trasmettevi, la simpatia incredibile, la tua forza - si legge - porterò nel cuore le nostre risate e le nostre confidenze». «Era una bellissima persona, sempre di buonumore, con un sorriso per tutti».
E ancora: «Una donna coraggiosa in tutto, anche nella difficoltà estrema. Un amore infinito per la figlia, ricambiato ogni istante». «Una persona con un cuore grande, la tua grinta, la tua determinazione. Davvero unica. Sei stata una combattente. Le tue battute non mancheranno nemmeno lassù».
Arianna Paolini, per le sue precarie condizioni di salute, era stata ricoverata all’ospedale San Jacopo di Pistoia dopo aver contratto il Covid. E lì, due notti fa, è venuta a mancare lasciando nel più grande dolore la sua famiglia, soprattutto la figlia Martina. In questo primo momento non verrà svolto il funerale, perché diversi familiari della donna sono positivi al virus.
Giovedì 13 gennaio, alle 9, si svolgerà il trasporto della salma dalle cappelle del Commiato del San Jacopo, dove si trova adesso per le visite di parenti e amici, verso il forno crematorio. Successivamente si terranno le esequie.
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