Il direttore del galeone pisano replica all’ex tecnico Alessandro Simoncini: «Lo invito a mandare i suoi atleti e a partecipare alle riunioni del comitato»
PISA. «Abbiamo creato un gruppo di giovani, guidati da un allenatore anch’egli giovane ma con grande esperienza, per iniziare un nuovo ciclo con una programmazione di medio-lungo periodo, che confidiamo potrà darci molte soddisfazioni». C’è ottimismo nelle parole di Tommaso Antoni, direttore tecnico del galeone pisano delle Repubbliche Marinare, che interviene sul dibattito successivo alla regata del 19 dicembre a Genova e che ha visto esprimere la propria posizione l’ex tecnico Alessandro Simoncini. Antoni che non risparmia, proprio a Simoncini, una stoccata.
«Avrebbe fatto piacere a tutti poter condividere le idee espresse a posteriori da Simoncini nelle riunioni del comitato cittadino di regata, del quale fa parte, che sono state tenute in questi mesi e alle quali non ha mai partecipato. Purtroppo il mondo remiero pisano e toscano non è quello dei gloriosi anni d’oro in cui Pisa poteva presentarsi con medagliati olimpici: i rapporti di forza rispetto alle altre Repubbliche si sono ribaltati e ora siamo noi gli outsider che devono competere contro gli olimpionici. Tra l'altro è nel frattempo venuto a mancare anche uno dei principali artefici di quei successi, il grande e compianto allenatore Sergio Marrucci». Il direttore tecnico del galeone pisano fa poi riferimento alla regata degli under 20 che ha preceduto quella ufficiale. «Avevamo pronto un equipaggio per la trasferta di Genova, ma la gara delle riserve, che avevamo caldeggiato, non è mai stata organizzata per l'impossibilità da parte di altre città di mettere insieme un secondo galeone».
Tornando poi al progetto di rilancio anche Antoni ricorda «i grandi sforzi messi in campo dall’attuale amministrazione comunale che sta rimediando al vuoto delle precedenti in fatto di investimenti per il mondo remiero pisano e in particolare per il galeone rosso. Ma non va dimenticato che il progetto che mi vede coinvolto è appena iniziato, peraltro dopo un cambio in corsa dovuto alle dimissioni del mio predecessore, le cui motivazioni la stessa amministrazione non ha compreso, e che non potevano non creare difficoltà. La condivisione e il coinvolgimento di tutti sono alla base del mandato che il sindaco mi ha affidato e in questo senso voglio rassicurare Simoncini, che invito a mandare anche i suoi atleti alle prossime selezioni per l'equipaggio, visto che all’ultima sessione non si sono presentati». La conclusione del direttore tecnico: «Tutti, amministrazione comunale, comitato cittadino e staff tecnico abbiamo vissuto con serenità l’edizione di Genova, consapevoli delle criticità esistenti e del fatto che queste non potevano essere risolte in pochi mesi con la bacchetta magica. Da Genova si parte più convinti che mai della bontà del progetto, al quale chiunque voglia partecipare con spirito costruttivo è il benvenuto».