Il progetto dal Brugiano a viale Roma: «Marina tornerà allo splendore anni ’60»
A chiarire che l’ora di Marina è arrivata, già ci aveva pensato il piano triennale delle opere destinando il grosso delle risorse alla costa. Del resto Marina, che il sostegno all’amministrazione – anche in termini di consenso nel 2018 – l’ha dato dal primo giorno, era in stand by: se i cantieri sono comparsi come funghi in città, il litorale per 3 anni di ruspe non ne ha viste. Ma a confermare che il tempo dell’attesa è finito, ci pensa adesso il sindaco Francesco Persiani con una conferenza stampa il 3 gennaio, ad inaugurare un 2022 nel segno di Marina e del suo rilancio. Un progetto – un primo di diversi – da 1,4 milioni di euro con l’obbiettivo di aprire i cantieri in primavera (leggi box). Soldi che arrivano dal bilancio comunali e puntano, nelle intenzioni dell’amministrazione, a qualcosa di più di un restyling.
Lo scopo, ambizioso, è quello di dare al litorale – in questa fase al tratto compreso tra il Brugiano e viale Roma – una identità, un carattere distintivo che, nel rispetto della tipicità del lungo mare, lo distingua e renda identificabile. Progetto così importante che arriva – nelle parole di Persiani – dopo tre anni di governo della città quando l’amministrazione ha un bagaglio di esperienza importante. Perché se il sindaco sa bene – e lo ammette – che Marina «ha bisogno di attenzione e splendore» e che «c’è stata un parentesi in cui un circolo virtuoso non è stato portato avanti», adesso punta alla chiusura del quinquennio con “il botto” guardando al cuore del suo consenso elettorale. Marina, appunto.
Il progetto – nei prossimi giorni sarà al vaglio della giunta – si muove in sincronia con il Paav, il piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare e proprio perché quel piano è in fase di ultimazione e interessa il lato mare del viale, gli interventi si concentreranno sul lato monti. Un nuovo “disegno” del tratto che dal pontile, in direzione Carrara, raggiunge il Brugiano e di quello che, in direzione opposta, accompagna fino piazza Bad Kissingen. Una promenade, una passeggiata, nelle intenzioni del progettista, l’ingegner Christian Innocenti. Un lato per camminare, rilassarsi, ammirare opere d’arte – per cui saranno previsti spazi espositivi – e un altro lato (sul mare) che ospiterà anche la ciclabile. Lato monte, i parcheggi – che non verranno ridotti nel numero – saranno arretrati, così anche i lampioni e verrà realizzata un’ampia fascia verde. Mantenute le palme, le aiuole saranno recuperate con la creazione di “isole” e spazi di sosta e di aggregazione. Lungo la camminata verranno sistemati piedistalli per accogliere opere d’arte di chi chieda di potere esporre le proprie creazioni.
Fulcro della passeggiata saranno il pontile e Villa Cuturi. Il semaforo sarà mantenuto, ma sarà completamente libera la visuale: spostata l’opera “Il giocoliere” che dovrà trovare nuova collocazione, verrà risistemata l’aiuola che ospiterà la scritta “Marina di Massa”. Nello spazio antistante il pontile sarà collocata una fontana dalla forma geometrica, con più vasche rettangolari. Sul lato opposto, a sottolineare la centralità di Villa Cuturi, una pergola in acciaio corten che ospiterà vitigni delle nostre colline del Candia a creare – spiega il progettista – una continuità tra la costa e l’entroterra. Spazi nuovi e nuovi materiale rispetto al più tradizionale arredo urbano con l’introduzione dell’acciaio corten (quello – per semplificare – effetto ruggine) e di ampie panchine in muratura. Un progetto – il sindaco e l’assessore ai lavori pubblico Marco Gidi lo sottolineano più volte – che punta «ad armonizzare con eleganza senza cadere nelle standardizzazione»: identità e distinzione sono gli obbiettivi. E dare una risposta ad una zona che si sentiva la Cenerentola: «I marinelli – sintetizza Marco Amorese, delegato per la costa – erano preoccupati di fronte ai tanti cantieri in centro. Per gli interventi sul litorale la progettazione è stata impegnativa, ma l’obbiettivo è importante, riportare Marina agli splendori degli anni ’60. Ringrazio l’amministrazione per il lavoro fatto». Adesso è il turno di Marina.