Si lamenta un avvio troppo a ridosso delle feste e per un periodo troppo lungo. Ciapini (Confesercenti) : «Ora c’è il caro bollette a peggiorare lo scenario»
PIOMBINO. Black Friday a fine novembre, poi la corsa agli acquisti di Natale e ora i saldi. La stagione degli sconti partirà da domani, 5 gennaio, per concludersi il 5 marzo. Dopo un buon dicembre, il commercio piombinese spera negli incassi dei saldi, anche se buona parte dei negozianti, comprese le associazioni di categoria, ritengono l’avvio troppo a ridosso delle festività e per un tempo eccessivamente prolungato.
«I saldi tradizionalmente arrivano dopo Capodanno, ma parliamo di un periodo che andrebbe forse un po’ rivisto – le parole di Alessandro Ciapini, direttore provinciale Confesercenti – Così viene molto a ridosso delle feste e chiaramente i negozianti hanno ancora i magazzini pieni. C’è poi stato anche il problema del Black Friday, con parecchie persone che avevano già comprato in quell’occasione, mangiandosi un pezzo del Natale. Quest’anno i saldi arrivano in un clima sottotono, con la pandemia in crescita. Inoltre, a peggiorare lo scenario, c’è il caro bollette. Insomma, pensiamo a un trend cauto. Magari ci sarà una partenza sprint, ma non contano solo i primi tre giorni per fare un bilancio, bensì tutto il periodo. Vediamo quel che accadrà nei prossimi giorni».
«Troppo presto i saldi il 5 gennaio? Sì – afferma Francesco Pierucci, negoziante di Corso 41 uomo e donna, nonché vicepresidente Confesercenti di zona – io e altri colleghi vorremmo i saldi a fine stagione, con sconti più alti e occasioni da cogliere sia per i clienti che per noi commercianti. Che senso ha abbassare i prezzi per il Black Friday, rialzarli per Natale, e poi di nuovo abbassarli per i saldi, con i magazzini ancora pieni e tanta scelta? Facciamoli dal 15 febbraio a metà marzo. Un mese con sconti al 50 per cento. Quanto alle aspettative, dopo un dicembre andato bene un po’ per tutti, non pensiamo si partirà a bomba. Anche perché con due mesi di saldi la gente ha tutto il tempo per comprare».
«Partire domani con i saldi è troppo presto, non ha senso – dice Federico Bartoletti di AW Lab – E poi le Regioni dovrebbero uniformarsi. Dicembre è stato un buon mese. Bene è andato a fine novembre il Black Friday con tante persone che hanno approfittato per fare già allora i regali di Natale. Tornando ai saldi, fosse per me, li farei dal 10 febbraio al 10 marzo. Un mese secco e via, e si vuota il magazzino. Cosa ci aspettiamo? Non saprei proprio. Intanto il giorno della Befana siamo tutti aperti e la speranza è che la gente venga a trovarci». «I saldi arrivano presto? Sì, l’ho sempre detto che andrebbero fatti a febbraio. Che rispetto c’è per la gente a farli adesso? – è l’opinione di Silvestro Carnevali dell’omonimo negozio di abbigliamento – Il Black Friday? Mai fatto. Lasciamolo agli americani. È giusto un modo per svilire la filiera. Quanto ai saldi, al di là del farli presto o tardi, ritengo che debba essere una faccenda del negozio stesso, secondo un rapporto fra commerciante e cliente. Cosa porteranno questi saldi non lo so. Avremmo bisogno di fare incasso, ma poi chissà. Intanto a dicembre è andata bene veramente».
«Anche per me dicembre è andato molto bene – spiega Alessia Luderin di Baraka – Il Black Friday? Uhm, ni. E ora i saldi. Arrivano troppo presto? No, non direi. Piuttosto è stato il Black Friday ad arrivare a ridosso delle feste, con alcuni negozi che, invece di applicarlo solo il venerdì e, al massimo il sabato, si sono allungati tutta la settimana. Sui saldi, invece, direi che partendo il 5 gennaio siamo tornati alla normalità. Ci aspettiamo di lavorare bene, siamo abbastanza ottimisti».