PONTEDERA. Uno scambio che aveva destato qualche sospetto nei carabinieri. Un’attività abbastanza continua, al parco della zona Galimberti, che aveva cominciato a dare nell’occhio. Anche perché una presenza fissa, da commerciante alle prese con la sua clientela, non aveva l’aria di una cosa improvvisata.
Ed è per questo che domenica mattina, quando i carabinieri che lo avevano già notato lo hanno rivisto al parco, hanno decido d’intervenire. Per questo, sì, ma anche perché si erano accorti di un passaggio di mano decisamente compromettente qualche attimo prima. E per lui, 20enne di Pontedera, sono scattate le manette.
Lo scambio che hanno visto davanti ai loro occhi non era un’illusione. Quando i militari si sono avvicinati hanno trovato infatti il giovane evidentemente agitato alla vista delle divise.
E hanno voluto controllare quello che era passato di mano in mano, con il sospetto che non si trattasse di caramelle.
Ancora impacchettato in un involucro di carta velina, i carabinieri hanno trovato un blocchetto di hashish nelle mani dell’acquirente. Mentre il compratore, che non ha potuto smentire lì per lì di averla appena ceduta, aveva dei soldi in contanti.
Il controllo però non si è fermato lì. Come di routine, in circostanze di uno scambio scoperto in flagrante, i carabinieri hanno proceduto a una perquisizione a più ampio raggio. E sono stati premiati dai risultati che hanno conseguito.
Il giovane infatti, residente a Pontedera e disoccupato, aveva con sé altri 90 grammi di hashish. E a quel punto la sua situazione si è fatta più complicata.
Aggiunta al blocchetto appena venduto all’acquirente di passaggio, il totale della sostanza che i carabinieri hanno attribuito al ragazzo è vicino ai centro grammi di sostanza stupefacente. E ieri mattina, in tribunale a Pisa, c’è stata la direttissima.
Il ragazzo fermato non aveva nessun tipo di precedente e difeso dall’avvocato Fabrizio Bartelloni ha patteggiato sei mesi, con pena sospesa.
I servizi dei carabinieri nella zona della stazione e del parco Galimberti sono piuttosto intensi, per via delle attività di micro spaccio che si svolgono. L’attenzione dunque è massima, per cercare di scoraggiare gli acquirenti e ovviamente anche i venditori tramite il pattugliamento e l’osservazione di quanto accade.
L.R.D.
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