Molo Zagabria chiama e Brajdica risponde. I due scali contenitori a Fiume (quello di molo Zagabria entrerà in funzione l’ anno prossimo) sembrano impegnati in una gara fatta di investimenti e di lavori di modernizzazione, che dovrebbero consentire a Fiume di diventare uno dei punti cardinali in Adriatico e Mediterraneo della movimentazione dei container.
Giorni fa a molo Zagabria sono state collocate due enormi gru Sts ship-to-shore, alte più di 130 metri, accanto alle quali prossimamente verranno sistemate altre due, delle stesse dimensioni. Per il terminal sono previsti investimenti per 380 milioni. Nello scalo di Brajdica non se ne stanno però con le mani in mano. È gestito dall’impresa Jadranska vrata (Porta dell’Adriatico), il cui 51% appartiene alla filippina Ictsi e il restante 49 a Luka Rijeka, l’azienda portuale fiumana. Quello che è ancora l’unico terminal contenitori della città potrà finalmente ospitare navi della generazione Post-Panamax, le più grandi al mondo, lunghe più di 350 metri. Infatti, Denis Vukorepa, direttore dell’ Autorità portuale fiumana, ha presentato il progetto del costo di quasi 17 milioni e mezzo, realizzato nelle settimane scorse. Si tratta di 100 metri di banchina operativa il cui pescaggio è stato portato da 11,5 a 16,5 metri, lavori eseguiti per una durata di quattro anni dall’ italiana Nuova Co.ed.mar. Il 20% dell’investimento è stato stanziato a fondo perduto dall’Ue, tramite lo strumento Cef, mentre l’80% è stato versato dalle casse della Port Authority fiumana.
«Grazie a questa operazione – ha riferito Vukorepa – Brajdica dispone di 428 metri di banchina operativa il cui pescaggio minimo tocca i 14 metri e 88 centimetri. Quello portato a termine poco tempo fa è uno dei nove progetti portuali in città che hanno il sostegno dei fondi europei, nella misura da un minimo del 20 aun massimo dell’85%. Sono a fondo perduto e Bruxelles ha dato il suo massimo appoggio nel miglioramento della portualità a Fiume. Ora riusciremo facilmente ad ormeggiare navi capaci di trasportare fino a 15 mila Teu. Quando Brajdica e molo Zagabria lavoreranno assieme, e non dovremo attendere più di tanto, a Fiume verrà movimentato annualmente un milione di Teu».
Tornando all’opera di aumento del pescaggio e del consolidamento della banchina, ci sono volute 2 mila tonnellate d’ acciaio e 10 mila metri cubi di cemento. Ora a Jadranska vrata sono impegnati nella preparazione della documentazione che servirà ad avere ulteriori 200 metri di banchina con un pescaggio di 16 metri e mezzo. Il direttore esecutivo di Jadranska vrata, Emmanuel Papagiannakis, si è detto molto soddisfatto in quanto d’ ora innanzi, grazie a una simile profondità, Brajdica potrà accogliere contemporaneamente due navi.