Ha sollevato un vespaio la vicenda della chiesetta di Santa Barbara, di proprietà comunale, inserita nell’elenco dei beni alienabili del Comune di Muggia. L’assessore al Patrimonio, Andrea Mariucci, ha specificato come «la chiesetta di Santa Barbara, curiosamente di proprietà del Comune in virtù di situazioni burocratiche che si perdono negli anni, non è in vendita e non lo sarà mai». Mariucci ribadisce che «questo bene, come molti altri, per loro natura vanno iscritti nell’elenco dei beni alienabili o sarebbe meglio dire disponibili, ma ciò non vuol dire minimamente che saranno messi in vendita. La delibera di giunta discussa una settimana fa, inoltre, è uno degli atti che fanno parte dei lavori per la stesura del bilancio di previsione sul quale l’amministrazione sta attualmente operando. Una delibera di mera ricognizione e non una delibera autorizzativa alla vendita. Vogliamo una volta in più chiarire questo concetto affinché qualcuno non cada in ulteriori equivoci».
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Un malinteso tecnico, insomma, che vede l’assessore precisare: «Come già evidenziato, se l’immobile è nel piano delle alienazioni non è detto che sia disponibile o che venga immesso sul mercato. Questo è il caso della chiesetta di Santa Barbara». Nell’articolo di ieri si specificavano quali siano gli unici beni in fase di alienazione, ossia le due ex scuole di Chiampore e di San Rocco e l’ex caserma della finanza ad Aquilinia. Ma c’è un’ulteriore aspetto alquanto curioso: il fatto che il parroco don Andrea Destradi non sapesse della proprietà comunale della chiesa. Su questo aspetto il sindaco Paolo Polidori spiega di aver sentito don Destradi: «È vero che non fosse al corrente della proprietà, ma è anche vero che non ci sono assolutamente preoccupazioni in merito alla questione. Per altro – aggiunge il primo cittadino – lo stesso parroco è rimasto stupito dal modo in cui è emersa la notizia, anche perché ha creato preoccupazione tra i fedeli e richieste di chiarimenti da parte dei cittadini nei confronti del Comune. Io stesso ho ricevuto tante telefonate di persone preoccupate». E aggiunge: «Ci stiamo muovendo per rassicurare tutti sul fatto che la chiesa non verrà venduta, daremo anche una comunicazione pubblica, considerando il polverone che si è sollevato. Confermo che la chiesa di Santa Barbara, lo dico chiaramente, non si tocca».
Anche don Destradi si è fatto sentire: «In merito alla notizia diffusa dai media locali, preciso che non è in atto, né lo sarà in futuro, nessun atto di compravendita tra la parrocchia e il Comune di Muggia della chiesa di Santa Barbara. La mia sorpresa non è stata tanto il documento in sé (si tratta di una normale prassi del Comune) quando scoprire che la stessa chiesa non sia, come invece risulta dall’inventario parrocchiale, proprietà della parrocchia. Indagheremo, per quanto possibile, le vicissitudini storiche di questo stato di cose. ll polverone mediatico suscitato ha però avuto il merito di mettere le parti a conoscenza di questo fatto piuttosto singolare. Un primo contatto c’è già stato fra me e il sindaco Polidori e con l’assessore Mariucci. Valuteremo anche con la Diocesi di Trieste l’opportunità o meno di cambiare lo stato delle cose. Invito tutti alla calma e a non suscitare polemiche».