La notizia è di quelle che fanno presto il giro di Monfalcone, infilando la Rocca e Marina Julia, trapassando due volte la piazza. Roberto Antonelli ha messo in vendita l’unico sexy shop della provincia, uno dei pochi in regione e a detta sua – che li conosce tutti – un unicuum in Italia, per servizi, si capisce. E pazienza se suona un po’ Cicero pro domo sua.
Del resto, con «49 anni di contributi alle spalle», per il 64enne è giunto il momento di chiudere il registratore di cassa. Antonelli ha fatto il suo e, come annunciato al ritiro della corsa per la presidenza Ascom parte terza, si merita l’agognata pensione.
Non è detto arrivi al 31 dicembre, dipende se troverà il «giusto testimone, magari una coppia» per trasferire l’attività del Lola’s di via 4 Novembre, dall’altro giorno ufficialmente sulla piazza per la vendita. Lui vuole «persone adatte a mantenere il valore del mio brand» e, se si dovrà far marzo, lui proseguirà ancora nel 2025, non ha fretta.
Perché, spiega Antonelli, fare questo mestiere non è semplicemente vendere una mercanzia, un gingillo erotico, ma è anche «fare un po’ lo psicologo e il confessore, ascoltare le fantasie e pure i piccoli problemi delle persone, metterle a loro agio nel discutere di sesso, senza atteggiamenti giudicatori, che inibirebbero».
La vita di Antonelli non è sempre stata tra lingerie, scarpe di vernice tacco 12 e bambole gonfiabili. Nella sua first life aveva invece sempre le mani tra i capelli.
«A 15 anni – racconta – come apprendista parrucchiere iniziai a lavorare nel miglior negozio di Udine, il Regolazucche di Italo Nicoletti, barbiere e maestro di taglio che acconciava i calciatori vip della squadra friulana e i giocatori della pallacanestro. Fu lì che conobbi Zico e altri personaggi». Poi la svolta in proprio, con “El peluquero”, alla spagnola, di via 25 Aprile, e quindi l’indimenticabile “Stile acconciature” di via 9 Giugno, primo unisex di Monfalcone con ingressi separati per uomo e donna e pure muro divisorio, un po’ come il Pedocin a Trieste.
Quindi, nel mezzo del cammin di sua vita, Antonelli debutta in un nuovo settore col Lola’s, nato da «un’idea tra quattro amici al bar», anche qui precursore di un genere, il sexy shop, aperto nel 1999. Non un negozio, ma un concetto, quello di una «ludoteca per adulti». «Non credo d’aver rovinato l’immagine della città con quest’attività», così Antonelli. Perché qualcuno l’ha mai detto? «Ci sono tanti perbenisti in giro», replica.
E ora che farà Antonelli, uomo prossimamente libero da impegni? Magari politica? «Mai dire mai, ma potrei anche fare il nonno a tempo pieno», replica.—
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