Furio, Gabriele e Marta, sono i Benussi che hanno vinto la Barcolana55. In realtà ne hanno in bacheca sei, vinte gestendo più barche. Con Arca Sgr sono a quota due, non consecutive, perché l’edizione numero 54 è stata vinta dalla filantropa americana Wendy Schmidt.
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Quest’anno la famiglia ritorna, i Benussi saranno tre ma a bordo salirà, seppur spiritualmente, papà Dario mancato lo scorso aprile. «Gli avversari sono tutti temibili», parola di Furio. «Se ci sarà poco vento i Maxi sviluppano più velocità e dovremo vedercela sicuramente con Shockwave che ha fatto importanti upgrade dal punto di vista della messa a punto della barca, delle vele e dell’equipaggio. Faremo il meglio possibile per difendere la Coppa vinta nel 2023, la linea di partenza, con duemila barche, sarà il momento più impegnativo».
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Gabriele è lo stratega, «in questo ruolo sarà importante collaborare bene con Lorenzo Bressani, il tattico, gli darò le indicazioni su quello che succederà e sul vento sull’acqua, poi le decisioni finali le prenderà lui. Ci conosciamo da sempre, e in più occasioni abbiamo collaborato molto bene. Sicuramente quest’anno è particolare perché è mancato nostro padre, Dario, quindi ci teniamo moltissimo ad avere la famiglia riunita in questo periodo. Siamo nati in barca grazie ai nostri genitori, papà ci ha insegnato i primi passi in barca. Su Arca c’è mia nipote, Marta, che è una bravissima velista e sta portando avanti quella che è la nostra passione».
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Marta ha 17 anni, regata in 420 e all’inizio di novembre parteciperà al campionato italiano femminile. Nonostante sia molto giovane ha una grinta da vendere. «Sono carica, l’altra settimana ho avuto la fortuna e il piacere di essere al timone di Arca per 4 ore alla Trieste - San Giovanni in Pelago, spero e credo di avere la stessa opportunità anche alla Barcolana. Sinceramente vorrei timonare di più rispetto allo scorso anno quando, con poca esperienza, ho già fatto un bel lavoro. Sabato riconsegnerò il Trofeo della Barcolana, ma il desiderio è di rivincerlo».
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«Marta – ha raccontato Furio – ha fatto la Trieste - San Giovanni in Pelago con Bora, si è comportata molto bene. Spero di riuscire a trasmetterle la passione per questo evento e per la vela in generale, che possa diventare anche per lei un’opportunità di vita, poi sceglierà quando sarà grande ma spero si ricordi di questi momenti. Saremo alla partenza con lo spirito dei triestini, dei barcolani, quindi entusiasti di fare questa regata che abbiamo visto crescere e allo stesso tempo ci ha fatto crescere. L’equipaggio è molto competitivo, molto preparato e a bordo si respira un clima eccezionale. Siamo una ventina, a parte il sottoscritto che fa l’autista, – sorride Furio – c’è la coppia formidabile composta da mio fratello Gabriele e Lorenzo Bressani, lo sloveno e plurititolato Tomaz Copi si occuperà della randa. Alberto Fantini sarà a prua insieme a Matteo De Luca e Marco Totis. Totis “è l’uomo della barca”, è il comandante a terra, cura Arca come se fosse la sua terza figlia, sono molto contento della squadra.
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Al timone ci sarà Marta. La 25enne Giulia Ascione è la navigatrice, è cresciuta con noi, è molto preparata e simpatica. Si è adattata al gruppo di maschi: riesce a tenere a bada una banda di scatenati come siamo noi». —
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