È iniziata la demolizione di uno dei magazzini dislocati nell’area del porto Baross a Fiume. Un passo importante, anche se decisamente in ritardo sui tempi previsti: l’operazione è infatti propedeutica alla costruzione di quello che dovrà essere il più grande marina della Croazia. A parlarne è stato Anđelko Petrinić, direttore di Aci Gitone, realtà che detiene la concessione trentennale del futuro porticciolo. Quello del marina - lo ricordiamo - è un progetto congiunto portato avanti da Aci, la compagnia statale croata che possiede la più importante catena di marina nel Mediterraneo (22 scali turistici e un ancoraggio) e da Gitone, azienda che fa capo alla tedesca Lürssen, leader mondiale nella costruzione di imbarcazioni di lusso.
L’abbattimento del magazzino, stando al contratto firmato con l’appaltatore Orcus Hilt, sarà completato in 60 giorni di lavoro. «Entro ottobre – ha precisato Petrinić – daremo anche il via al dragaggio dei fondali di porto Baross, dove giace un ingente quantitativo di rifiuti di metallo, plastica e altro materiale accumulatosi in decenni di attività portuali. La rimozione dell’edificio e la pulizia del fondale costituiscono il presupposto per dare il via alla costruzione del marina. Questo segmento del progetto va portato a termine entro l’anno, quindi procederemo con la prima fase, quella a mare, per lavori della durata di 12-18 mesi». Lo stesso Petrinić ha ricordato che la costruzione del marina - di cui peraltro si è iniziato a parlare oltre un decennio fa - sarebbe dovuta partire «nella fase finale del 2023, ma ci sono state complicazioni col permesso di costruire, rilasciato a metà 2024».
La prima fase di cantiere riguarderà tra l’altro il prolungamento della diga di Sušak per 80 metri, l’edificazione di un edificio da adibire alle varie attività del marina e la ristrutturazione di tutti i moli e attracchi in porto Baross, compreso il posizionamento di un pontile per l’ormeggio delle imbarcazioni dei diportisti. A detta di Petrinić, i primi natanti giungeranno nel marina fiumano nel 2026.
In base al contratto di concessione Gitone deve investire almeno 48,28 milioni di euro in tre anni. L’area portuale in concessione ha una superficie di 105.800 metri quadrati, per la quale Aci Gitone pagherà una quota fissa annua di 66 centesimi di euro per metro quadrato più il 4% delle entrate complessive. La quota fissa dell’indennizzo di concessione, allo scadere dei 15 anni, verrà aumentata ogni cinque di 27 centesimi per metro quadro: così il valore della concessione, comprensivo dell’investimento, ammonterà a circa 155 milioni di euro. Intanto - ha riferito il direttore di Aci Gitone - partirà anche il restauro di un altro magazzino, proclamato bene culturale, destinato a ospitare altri servizi a favore degli ospiti del marina e dei residenti.