Turriaco, dopo la leggera flessione degli ultimi tre anni, nei primi sei mesi di quest’anno torna a superare la soglia dell’80% di raccolta differenziata. Il merito va allo smaltimento attento soprattutto della frazione umida, lattine e plastica, carta e cartone, vetro, verde e legno, di cui vengono smaltiti nell’ecopiazzola comunale attorno ai 170 mila chilogrammi ogni anno. A Turriaco, dove il “porta a porta” del secco residuo con i mastelli dotati di microchip nel 2025 compie dieci anni, anche le raccolte differenziate “di nicchia” fanno la loro parte. La cittadina bisiaca è stata apripista anche su questo fronte e vuole continuare a esserlo.
Al contenitore per il recupero delle sneaker usate, o meglio delle loro suole, riutilizzabili per produrre pavimentazioni antitrauma o per impianti sportivi, se ne affiancherà uno, nell’ecopiazzola, per la raccolta delle capsule del caffè. «Isontina Ambiente ci ha fornito questa indicazione nell’incontro che abbiamo avuto circa un mese fa per fare il punto della situazione di Turriaco», afferma il sindaco Nicola Pieri, che in questi ultimi giorni ha però trovato anche un paio di pinne tra le scarpe da ginnastica destinate al riciclo.
C’è però chi sollecita, come l’ex assessore del Comune di Monfalcone Massimo Asquini, che risiede a Turriaco, un ulteriore passo avanti. «Il tema è quello dello smaltimento dei tessuti, che siano vestiti o coperte usati – spiega –. Sono materiali che non vengono accettati nell’ecopiazzola e che se devo smaltire con il secco residuo mi faranno impennare la bolletta della Tari». In parte agganciata alla produzione di rifiuti dal primo gennaio del 2018. «Parlo di materiali che non possono avere una seconda vita portandoli alla Caritas – aggiunge Asquini –. Fatto salvo che, poi, i contenitori stradali per il conferimento di capi di abbigliamento sono in pratica scomparsi per il scorretto uso che ne facevano in tanti».
«Da quanto mi riferisce Isa questi materiali possono essere conferiti nell’ecopiazzola», dice da parte sua il sindaco, che ha effettuato una verifica. «L’obiettivo resta sempre quello di agevolare i cittadini per evitare fenomeni di abbandono nel territorio», sottolinea Pieri. Va in questa direzione l’iniziativa di Isa che provvederà a facilitare lo smaltimento della capsule del caffè e sta programmando, secondo quanto riferisce il sindaco, uno swap party per ritornare a sensibilizzare i cittadini sulla possibilità e l’importanza del riuso degli oggetti.