Emergenza totale. Non ci sono altre parole per definire la situazione della Triestina in vista della sfida di sabato con la Pro Vercelli (al Rocco inizio ore 15, arbitra Picardi di Viareggio).
Come se non bastasse l’ultimo posto in classifica, il solo punto racimolato nelle ultime sei partite, l’incertezza sulla questione allenatore e l’assenza di una vittoria che manca dal 25 agosto, sull’Unione piovono altre tegole per quanto riguarda la situazione infortunati. Giusto per rendere l’idea della situazione, i convocati in tutto sono 18 e fra questi sono compresi tre portieri e il baby della Primavera Baricchio. Inoltre almeno un paio dei convocati sono in condizioni a dir poco precarie.
LA LUNGA LISTA DI ASSENTI
Cominciamo dagli assenti: restano ancora out per infortunio Kiyine, Krollis, D’Urso, Jonsson, Ballarini e Thordarson. Ma negli ultimi due giorni la lista si è ulteriormente allungata con due nomi importanti: giovedì Struna ha avvertito un problema muscolare, poi nella rifinitura di ieri Voca ha riportato un sospetto stiramento. E siamo a otto assenze. Inoltre neanche il nuovo arrivato Alessandro Bianconi (ne riferiamo a parte) è stato convocato, visto che ha appena firmato ieri. Ma non è tutto. Anche fra i convocati ci sono alcune situazioni al limite: Germano sta stringendo i denti ed è sempre alle prese con un fascite plantare, mentre Frare solamente ieri ha svolto un allenamento intero con la squadra.
UOMINI CONTATI
Insomma mister Geppino Marino, cui è stato affidato il compito di guidare la squadra assieme a Matteo Ciofani anche per questa gara in attesa della scelta del nuovo allenatore, si ritrova con gli uomini contati. Non esattamente la situazione ideale per cercare di ritrovare la vittoria e abbandonare lo scomodo ultimo posto in classifica. La squadra a Trento ha però dimostrato importanti segnali di ripresa: una volta messa in campo in maniera più razionale e più consona alle caratteristiche dei giocatori, ha sfiorato il colpaccio in trasferta.
IL REBUS DEL MODULO
Il problema è come potrà Marino replicare il 3-5-2 visto a Trento con i pochi difensori a disposizione. Se vuole mantenere la difesa a tre, il tecnico dovrà giocoforza rischiare Frare e affiancarlo a Moretti e Rizzo. Un’altra ipotesi potrebbe vedere Germano come braccetto di destra, ma anche in questo caso si tratterebbe di un rischio. Con questa opzione poi a centrocampo i tre centrali sarebbero Correia, Braima e Vallocchia, con esterni Bjileveld a sinistra e Germano o Pavlev a destra. In avanti El Azrak con Vertainen, e come unici cambi Attys e Vicario per dare fiato ai giocatori offensivi. Se invece Marino dovesse rinunciare alla difesa a tre per mancanza di giocatori, ci sarebbero Moretti e Rizzo in mezzo con Bjileveld e uno tra Germano e Pavlev terzini. Ma poi dal centrocampo in su dovrebbe inventare qualcosa in base alle poche pedine a disposizione: sia in caso di 4-4-2 che di 4-3-3 o di 4-3-2-1, le opzioni sono davvero limitate.
AVVERSARIA DA ALTALENA
Di fronte una Pro Vercelli altalenante più che mai: dopo aver iniziato con due successi, i piemontesi sono incappati in quattro sconfitte consecutive, prima di rialzare la testa e battere il Lecco. Insomma una squadra capace di tutto, prenderne 4 dal Caldiero e perdere a Novara, come andare a vincere in casa del Lumezzane e appunto battere il Lecco retrocesso dai cadetti.