L'iter della cabinovia non si ferma. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accordato di avviare un’istruttoria diretta per «trasformare il finanziamento Pnrr in un finanziamento ordinario» da destinare al progetto della cabinovia metropolitana.
È quanto emerge dalla riunione tenutasi nel pomeriggio di oggi, martedì primo ottobre, tra il sindaco Roberto Dipiazza, i dirigenti Giulio Bernetti e Roberto Prodan, l’avvocato Vittorio Domenichelli e i rappresentanti dei dicasteri di Infrastrutture e Ambiente. Riunione convocata a seguito della valutazione dell’Unità di Missione del Pnrr, che aveva interpretato il progetto non aderente i criteri europei per la biodiversità e quindi non meritevole di accedere ai 48,7 milioni preventivati al Pnrr (sui 62 milioni complessivi) per l'opera.
Questo perché la cabinovia aveva ricevuto parere negativo nella Vinca di II livello per l’impatto che l’impianto di risalita avrebbe sul bosco Bovedo, e positivo solo al III livello con le misure mitigative recepite dalla Regione lo scorso giugno. Alla luce di questo, il Mit aveva convocato i rappresentanti del Comune a Roma per valutare eventuali fonti di finanziamento statali alternative per proseguire con l’iter, accordate nel vertice appena concluso.
«I rappresentanti del ministero – si legge nella nota diffusa dal Comune – anche al fine di evitare un contenzioso su un tema così delicato, ma nel contempo per garantire il proseguimento dell’iter di un’opera considerata strategica dallo stesso Ministero, ha prospettato la possibilità che il finanziamento dell’opera avvenga mediante fondi ministeriali ordinari anziché con quelli Pnrr, liberando così l’opera da una serie di vincoli temporali e procedurali legati proprio al Pnrr».
A tal fine i rappresentanti del Mit hanno «assicurato l’avvio di una istruttoria diretta alla emanazione di un decreto» che «trasformi il finanziamento Pnrr in un finanziamento ordinario». Allo stato attuale l’opera risulta ancora finanziata con fondi Pnrr, e visto il parere positivo ottenuto ieri dal ministero dell’Ambiente (che invece ha accolto la Vinca di III livello), la procedura della cabinovia può dunque proseguire.